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Lega dei Ticinesi: coerente, presente e ancora decisiva

In un recente intervento giornalistico si è affermato che la Lega dei Ticinesi sarebbe “alla deriva”, soprattutto per una presunta mancanza di capacità nel distinguersi dagli altri partiti nel contesto politico cantonale. Un’analisi che, sebbene legittima come opinione personale, non rende giustizia alla realtà dei fatti né al ruolo che la Lega continua a svolgere – con coerenza, pragmatismo e spirito critico – tanto nel Parlamento quanto nel Consiglio di Stato.
Chi segue con attenzione i lavori parlamentari sa bene che la Lega dei Ticinesi ha più volte preso posizioni autonome, soprattutto su temi sociali e di gestione delle finanze pubbliche. Le differenze con gli altri partiti ci sono – e sono evidenti – ogniqualvolta si tratta di misurarsi con la complessità della società ticinese e non semplicemente con slogan o posture ideologiche. Non abbiamo mai fatto della contrapposizione fine a sé stessa una bandiera: preferiamo agire, proporre, correggere dove serve, e soprattutto, difendere gli interessi dei ticinesi con realismo.

È vero che non abbiamo sempre sostenuto tutte proposte che interessavano la socialità. Ma ciò non è sinonimo di insensibilità sociale. Significa semplicemente che riteniamo le politiche sociali debbano essere sostenibili, eque e finanziabili. Troppe iniziative, pur nobili nelle intenzioni, rischiano di generare costi insostenibili per il nostro Cantone. E a pagare sarebbero proprio i ticinesi: lavoratori, famiglie, imprese. Noi preferiamo misure ponderate, concrete, in equilibrio tra solidarietà e responsabilità fiscale.

Chi ci accusa di non saperci più profilare ignora forse che la Lega dei Ticinesi è anche forza di governo, con due ministri che non si limitano ad amministrare i loro dipartimenti ma propongono oggi una riflessione strutturata sull’azione dell’intero Esecutivo. Una proposta di arrocco tra i dipartimenti, certo, ma anche una spinta verso un possibile rimpasto più generale, che possa dare slancio e rinnovata coesione all’azione politica negli ultimi due anni di legislatura.

La nostra proposta non è un atto di debolezza, ma di responsabilità. Non abbiamo paura del cambiamento se può aiutare a concretizzare obiettivi ancora attesi da parte della popolazione. Lavorare per il bene del Cantone significa, a volte, rompere le consuetudini e chiedere a tutti – senza distinzioni di partito – uno scatto in avanti.

La Lega dei Ticinesi c’è, è presente, è autonoma e determinata. Non alla deriva, ma ancora e sempre in rotta verso un Ticino più giusto, più forte e più vicino alla sua gente.