Negli ultimi mesi si è accentuata una sensazione di crescente disaffezione verso la politica, alimentata da una serie di dinamiche che nulla hanno a che fare con i reali problemi dei cittadini. È un segnale che non possiamo permetterci di ignorare.
Chi oggi presta il fianco a certe derive, cercando visibilità facile con attacchi gratuiti, semplificazioni grossolane o sparate ad “alzo zero”, forse guadagna qualche consenso nel breve termine, riempiendo momentaneamente la pancia delle emozioni. Ma, alla lunga, svuota la politica ticinese dei contenuti e delle misure concrete. Si allontanano le persone – sempre più disorientate – dall’informarsi e partecipare alla vita politica, alimentando un senso di sfiducia. E non sorprende, quindi, dato che siamo oltre il giro di boa, che questa legislatura non sarà di certo ricordata come la più proficua o progettuale. I continui dissidi, la ricerca costante di un palco mediatico e l’assenza di un vero spirito di squadra hanno portato più a una discontinuità che a una visione comune.
Chi ci guarda da casa ha ben altre priorità. Non si appassiona alle polemiche sui cambi di competenze tra consiglieri di Stato o ai giochi di palazzo. Si chiede, piuttosto, se potrà tornare a casa senza restare bloccato per ore in un traffico mai risolto. Si interroga se le nuove infrastrutture andranno a migliorare o compromettere la sua qualità di vita e quella dei propri figli. Vuole sapere se potrà permettersi la prossima bolletta elettrica senza dover tagliare altrove. E più in senso lato se potrà continuare a permettersi di vivere in Ticino e con quale costo ambientale e finanziario.
Ambiente, energia, territorio. Sono questi alcuni dei temi chiave del futuro, quelli che incidono sulla vita quotidiana delle persone e che meritano serietà, competenza e visione. Perché senza qualità di vita non ci può essere tutto il resto. Chi oggi riduce tutto a uno scontro sterile, chi alimenta solo il rumore senza portare soluzioni, chi inneggia al fucile per risolvere le problematiche della natura senza reali soluzioni per proteggere ambiente e popolazione, sta gettando fumo negli occhi ai cittadini. La politica non è un palcoscenico per la ricerca di applausi facili. È uno strumento, a volte difficile ma essenziale, per affrontare i problemi e costruire risposte durature. I ticinesi meritano questo. Se vogliamo riportare partecipazione, dobbiamo parlare di ciò che conta realmente e non cercare il like facile per riempire il proprio ego e nulla più.