Nel 1948, l’Unione Sovietica mise al bando la genetica mendeliana. Trofim Lysenko, agronomo privo di basi scientifiche solide, rigettò l’idea che i caratteri ereditari fossero trasmessi da geni stabili e replicabili – come dimostrato da Mendel – e sostenne invece che i caratteri acquisiti durante la vita di un organismo potessero essere trasmessi alla progenie. Una ripresa in chiave ideologica del lamarckismo, promossa in quanto “rivoluzionaria” e contrapposta alla “scienza borghese”. Il risultato fu disastroso: repressione della ricerca, carestie, milioni di morti. La verità scientifica fu sacrificata sull’altare della fedeltà ideologica.
Oggi, negli Stati Uniti, qualcosa di totalmente simile sta accadendo. Il Segretario alla Sanità Robert F. Kennedy Jr., noto per le sue posizioni anti-vacciniste, ha annunciato la cancellazione di 22 progetti federali per lo sviluppo di vaccini a mRNA, con un taglio di 500 milioni di dollari. La motivazione non si basa su alcun dato scientifico solido, ma su una narrativa ideologica: i vaccini a mRNA sarebbero “pericolosi” e “inefficaci”. Tutto ciò in aperto contrasto con le evidenze che li riconoscono come strumenti fondamentali nel contenimento della pandemia di Covid-19.
Non si tratta solo di una scelta infelice. È l’ennesima conferma di un processo già in atto: negli Stati Uniti la verità scientifica (in realtà la verità tout court) sta diventando subordinata alla lealtà ideologica. Chi non si allinea, viene estromesso. L’amministrazione Kennedy ha già smantellato comitati di esperti e organi tecnici indipendenti. La fedeltà al capo, la coerenza con la linea ideologica, diventano criterio di legittimazione, mentre scienza, metodo, verifica empirica vengono screditati.
Questo è uno dei tratti fondamentali dei regimi autoritari: la subordinazione della realtà ai dogmi del potere. Il punto non è più il confronto fra opinioni, ma l’imposizione di un paradigma. E come nell’Unione Sovietica di Lysenko, anche qui le conseguenze possono essere tragiche. Non solo sul piano della ricerca, dell’innovazione, della competitività. Ma sul piano più immediato e concreto: quello della salute pubblica. Se la scienza viene scartata per ragioni ideologiche, ciò che si mette a rischio è la vita stessa delle persone.
Il paragone è scomodo, ma necessario. Quando un Paese democratico inizia a scegliere l’ideologia al posto dell’evidenza, la fedeltà al posto della competenza, il sospetto al posto della verifica, allora sta già percorrendo il sentiero che porta all’autoritarismo. L’America di oggi, almeno in alcuni suoi settori chiave, ci sta marciando sopra a passo svelto. E il prezzo sarà pagato dai cittadini. Con il proprio corpo.