Il prossimo 28 settembre è prevista a livello federale un’importante votazione che prevede l’introduzione di una nuova imposta immobiliare cantonale sulle residenze secondarie che, se approvata, comporterà l’abolizione del valore locativo, ma anche l’eliminazione delle deduzioni oggi permesse per gli interessi passivi sul debito e per le spese di manutenzione della propria casa. Si tratta di un tema che da tempo fa discutere e a nostro giudizio la soluzione trovata non è soddisfacente.
Innanzitutto, l’impatto finanziario per i Cantoni è rilevante. Per il Cantone Ticino e il Canton Grigioni (Cantoni e Comuni) si prevede una perdita del gettito fiscale pari a circa 100 rispettivamente 90 milioni di franchi. Questo impatto potrà eventualmente essere compensato solo in parte, grazie all’introduzione di una nuova imposta immobiliare cantonale sulle residenze secondarie. Imposta che peraltro per essere attuata necessita ancora di chiarimenti di tante questioni lasciate aperte dalla Confederazione e di un iter legislativo a livello cantonale e, nel Canton Grigioni, comunale, che è tuttavia ancora da realizzare. Ricordiamo che questa nuova imposta non riguarda solo le residenze secondarie riferite a case di vacanza di persone che abitano al di fuori del cantone, ma interessa anche case secondarie e rustici di proprietà delle persone residenti nei nostri cantoni.
L’introduzione di questa nuova imposta e della relativa abrogazione del valore locativo comporta, come ricordato in precedenza, anche dei cambiamenti per quanto riguarda le deduzioni. Non potranno più essere dedotti i costi per interessi sul debito e le spese di manutenzione delle abitazioni a proprio uso. In particolare, per quanto riguarda i costi di manutenzione ciò comporterà un minor incentivo a effettuare lavori di manutenzione con conseguenze negative anche per il nostro tessuto economico, in particolare per i nostri artigiani. Per i cantoni di frontiera potrebbe inoltre rappresentare un incentivo a far capo a prestatori di servizi esteri (i cosiddetti padroncini) evitando, ad esempio, di richiedere regolare fattura necessaria oggi per far valere le deduzioni sulle spese di manutenzione.
Attorno all’introduzione della nuova imposta immobiliare cantonale sulle residenze secondarie e della relativa abolizione del valore locativo vi sono dunque diverse incognite e un impatto finanziario che non può lasciarci indifferenti, soprattutto a seguito delle ulteriori sfide finanziarie per i Cantoni, come ad esempio l’evoluzione delle spese sanitarie e il pacchetto di sgravio 2027 della Confederazione. Anche la Conferenza dei governi alpini, unitamente ai governi dei nostri cantoni, invita a respingere l’oggetto in votazione. Per tutti questi motivi, vi invitiamo a votare no il prossimo 28 settembre.