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Adozioni, perché vietare?

4 febbraio 2025
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Ho appreso la decisione del Consiglio federale il quale, per bocca del ministro Beat Jans, intende vietare le adozioni internazionali. Ciò ha lasciato, a me e a mia moglie, genitori adottivi, una sensazione di amaro in bocca e di dolore.

Una decisione che getta uno stigma sulle famiglie adottive e sicuramente scoramento su quelle che hanno preso la decisione consapevole, sofferta e frutto di un cammino molto impegnativo, di adottare un bambino o una bambina proveniente da un’altra parte del mondo. Un’adozione non significa solo voler offrire una vita molto probabilmente migliore a un bambino, non è vestita di un abito caritatevole. È un progetto di famiglia, di amore. Ci si assume la piena responsabilità di crescere questo bambino o questa bambina con impegno e la consapevolezza che diventano figli nostri a tutti gli effetti, equiparati ai figli biologici.

Questa decisione mi pare sia frutto di una valutazione superficiale e miope, che non considera l’adozione come una presenza viva nella realtà della società svizzera. Significa a mio parere che il Governo valuta l’adozione con un punteggio di valori non abbastanza alto per legittimarla appieno, e questo è assolutamente vessatorio.
Ciò probabilmente favorirà coloro che un figlio lo vogliono a tutti i costi, anche tramite procedure abusive e illegali, e coloro che da questo ne trarranno profitto. Altro che tutela del minore! Che certe decisioni dell’attuale Governo vadano a scapito della socialità e della solidarietà del paese (vedi aiuti alla Vallemaggia) mi sembra assodato. Questa però lede anche gli intimi valori di molte famiglie.

Mi auguro che il Parlamento sappia, ai di sopra degli steccati politici, impedire che questo progetto diventi legge.