Un progressivo e generale degrado della nostra società è visibile a tutti, senza che si intravedano inversioni di rotta, almeno nella breve scadenza. Le guerre sia in Ucraina che a Gaza sono il tema dominante e ci hanno purtroppo abituato a violenze ed efferatezze di ogni genere, basti pensare, solo per fare un esempio, alla triste sorte dei due fratellini ebrei, Kfir e Ariel, restituiti cadaveri, e della loro madre Shiri.
Sembrerebbe sia stata loro tolta la vita non con un’arma da fuoco, ma a mani nude! Un crimine agghiacciante!
La realtà nuda e cruda che viviamo è questa, ma non soltanto.
La superficialità dilaga, la corruzione è endemica, anche se più avvedutamente e sottilmente gestita.
Le persone diventano importanti se appaiono o qualora siano gli altri ad esibirle come trofei, campioni o esempi da emulare.
Le promesse di amore, fedeltà o quant’altro garantite da un giuramento fino a che morte non separi, è un fatto emblematico di quali altre e diversificate realtà possano via via sostituirsi agli impegni assunti. Basti pensare alle tante ed aberranti violenze di genere.
Encomiabili i tanti “buoni propositi”, se suggeriti da una sana coscienza, ma che tuttavia non sono più prioritari in una società in prevalenza opportunista. Viviamo in una società che conosce il prezzo di tutto, ma il valore di niente.
La concezione del “politicamente corretto” ha causato un rispetto formale artificioso che non corrisponde a nessun apprezzamento reale per le persone. Anzi, con la sua falsità ha contribuito a mascherare e rendere non sinceri i rapporti tra di esse.
Inoltre anche le tante personali e discutibili vicissitudini di esponenti di spicco della politica, testimonierebbero di un chiaro malessere esistente nella società, essendo essi medesimi eletti per rappresentarla!