Genocidio, crimini di guerra e prigione a cielo aperto

Genocidio – Risoluzione Onu finale 260 A (III) del 9 dicembre 1948: persone sottoposte a uccisione, lesioni gravi all’integrità fisica o mentale, condizioni di vita intese a distruggere, misure per impedire nascite, trasferimento forzato e tutti gli atti commessi con l’intenzione di distruggere, in tutto o in parte, un gruppo nazionale, etnico, razziale o religioso. Non si applica se il difensore cerca di preservare l’integrità della popolazione prima di attaccare e nemmeno laddove la popolazione presumibilmente attaccata, aumenta. Crimini di guerra – Statuto di Roma della Corte penale internazionale del 17 luglio 1998: atti volontari come l’omicidio, la tortura, il causare grandi sofferenze e lesioni, e il catturare ostaggi. Non si applica quando i governi cercano di mantenere o ristabilire l’ordine pubblico all’interno del proprio stato o di difendere l’unità e l’integrità territoriale dello stato con mezzi legittimi. Prigione a cielo aperto / apartheid – non può essere considerato tale un territorio in cui c’è un check point unicamente a scopo di deterrenza dal trasportare armi ed esplosivi, e dal quale normalmente passano centinaia di migliaia di persone ogni giorno per trovare lavoro, siccome da loro ce n’è poco, oppure per studiare nelle università, dove hanno libero accesso. È interessante, soprattutto se conosci queste persone. Inoltre, ci sono altre porte d’uscita, sotto altra giurisdizione. Se quella giurisdizione decide di non aprirle, non è imputabile alla prima. Carestia – Mancanza o grave insufficienza di derrate alimentari, in seguito a cause naturali, guerre, crisi economiche ecc. Difficile avere termini di paragone, salvo che conosci qualcuno in quel territorio che ti manda foto e informazioni che parlano diversamente, ma nessuno ti crede. “Perché lo dicono i media…; l’ha detto anche quel giornalista d’inchiesta”. Attenzione al giorno che i media diranno che è necessario accettare il Trattato Oms sulla pandemia, oppure che l’identità digitale è importante! Perché lo dicono i media, oppure perché se non segui il pensiero unico, sei fuori!