Mentre in Europa il trasporto pubblico è business, la Svizzera quatta quatta ha un sistema che si basa sul principio del servizio (al) pubblico. Impiegare treni e collaboratori ottimizzando il ritorno finanziario è impostazione diversa rispetto a creare un servizio universalmente utile a costi contenuti. È una constatazione, non un giudizio. Credo però che se per la cioccolata la concorrenza possa portare vantaggi, per un bisogno basilare come quello del trasporto pubblico non è detto che faccia lo stesso. “Cosa vuol dire?” penserete.
Sui binari d’Europa circolano treni di molte compagnie. Ognuna ha orario e biglietto propri, il cliente necessita di diversi account per spostarsi. Nei treni si entra solo prenotando e in caso di forte affluenza aumentano i prezzi (meno i treni). La Svizzera invece ha fatto la scelta – votata dal popolo – di creare e finanziare un sistema di tutte le Imprese e aperto a tutti gli utenti, con corrispondenze fra le linee ed un unico biglietto. L’integrazione è realizzata grazie all’escamotage tecnico dell’Orario Cadenzato Integrato: “La democrazia fatta orario”. Le Imprese aumentano l’offerta in modo da non lasciare nessuno in stazione e quando il settore dell’Infrastruttura esegue dei lavori sulle linee, li pianifica con loro e finanzia i bus sostitutivi – mentre in Europa è delegato alle compagnie l’onere di organizzare (o meno) tale servizio.
“Ognuno per sé” rispetto a “tutti parte di un sistema” ha dei risvolti tangibili per il viaggiatore. Per questo gli addetti ai lavori nelle trattative Bilaterali III difendono l’Orario Cadenzato svizzero: per tutelare un sistema, dei cui pregi l’utente potrebbe accorgersi solo se venisse a mancare. Nel nostro cantone ci si è recentemente rallegrati del sistema, prendendo consapevolezza che – linea Panoramica a parte – verso e dal Ticino, come pure al suo interno ci si può spostare col treno ovunque (almeno) ogni 30 minuti. E c’è sempre la possibilità di chiedere più servizi (cosa più efficace rispetto a chiedere “binari veloci”, anche perché correndo sui binari veloci i treni poi difficilmente effettuerebbero tre fermate in 70 km).
Io mi fermo qui. Ringrazio per l’attenzione e concludo constatando: se ci pensi, però…