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Nel giorno del mai

Leggevo sul giornale di pochi giorni fa che Mendrisio si sta ponendo il problema di ridurre la zona edificabile ed abbassare gli indici di occupazione. Ciò come conseguenza di precise indicazioni dipartimentali.

Le medesime indicazioni ci sono per tutti i comuni del Basso Mendrisiotto. Quaggiù ovunque è un sorgere di palazzine di carattere speculativo: tanto cemento e probabilmente molto sfitto. E si continua, e non si sa quando finirà e come…

Ora, considerate le precise indicazioni che giungono da Bellinzona, c’è da pensare che ogni singolo Comune debba fare le sue riflessioni. C’è un territorio da salvaguardare: ridurre le possibilità che i Piani regolatori prevedono ora, costa un pacco di soldi di indennizzo ai vari proprietari di terreni, ma il buonsenso ci dice che sia necessario. Tanti Comuni, altrettanti Piani regolatori, ma il territorio è unico anche se politicamente diviso.

Si parla di aggregazioni, si sente che l’idea fa fatica ad affermarsi. Sarebbe però logico cominciare a condividere cose concrete da realizzare assieme ed urgentemente. Lo si è recentemente fatto con gli acquedotti mettendoli in rete e gestendoli in comune: perché non cavalcare anche l’idea di un unico Piano regolatore e ridurre congiuntamente le zone edificabili per quel che necessario, trovando nel contempo una chiave per condividere i costi?

Anche per la cultura: condividere quanto i singoli Comuni stanziano per promuoverla permetterebbe di gestire meglio le spese e aumentare l’offerta che ora già c’è. Un’aggregazione tout court molto probabilmente la ridurrebbe.

E lo sport?... Stesso discorso, ma è troppo poco lo spazio che un giornale mette a disposizione per approfondire con una lettera. Non resta da sperare che le riflessioni opportune le facciano i politici preposti, sperando che non siano piccoli politici che si limitano a pensare al nome di un futuro Comune aggregato nel giorno del mai.