Notizia di questi giorni: il lupo è arrivato in città. A Bellinzona, predando di giorno vicino ad una fermata del bus e ai parchi giochi dei bambini. Nel Bellinzonese ha già predato 4 o 5 volte, quest’anno. Ce lo presentano come un animale schivo, che preferisce cacciare i selvatici ma guardiamo in faccia alla sua vera natura: è un grande predatore che agisce secondo il suo istinto. E mangia quello che vuole e trova, con buona pace degli “esperti”. Non si tratta di allarmismo ma di preoccupazione: per le mamme con i loro bambini, per gli anziani che possono uscire di casa solo nelle ore meno calde. Perché se i lupi predano anche di giorno, senza che si insegni loro a tenere le distanze dalle persone e dalle abitazioni con qualche proiettile, le cose potranno solo peggiorare.
Il lupo è tornato dal 2000 ed è ora che dopo 25 anni le Autorità si sveglino e lavorino realmente! La gestione burocratica ci lascia inermi e impotenti, senza la possibilità di difenderci. Questo è quanto subiscono da anni e anni gli allevatori. Chi è davvero al riparo? Scomparse le capre e le pecore aumenteranno le predazioni ai bovini. Serve solidarietà tra gli allevatori, ma il problema riguarda tutti noi. L’opinione pubblica deve essere informata correttamente e deve reagire contro questa belva assassina. Bisogna ritornare ad eliminare i lupi dal Canton Ticino come hanno fatto, saggiamente, i nostri avi.