La Palestina è oggi riconosciuta quale Stato sovrano da 143 Stati su 193: quasi tutta l’Asia, l’Africa e l’America Latina. Solo alcuni Stati europei (fra cui la Svizzera) e gli Usa non riconoscono la Palestina quale Stato. A fronte del genocidio da parte di Israele sulla Striscia di Gaza e le stragi per mano dei coloni in Cisgiordania, nel 2024 sono arrivati i riconoscimenti da Spagna, Irlanda, Norvegia, Slovenia. La Francia ha appena dichiarato che riconoscerà a breve la Palestina, Londra ha ventilato tale ipotesi, Canada e Australia idem. E la Svizzera? Il Consiglio federale è silente, anzi qualche mese fa Cassis aveva persino dichiarato che i tempi non erano ancora maturi per un riconoscimento da parte della Svizzera dello Stato di Palestina. Ma quando si intende farlo? Quando tutti i palestinesi saranno stati sterminati? Quando Israele avrà completamente occupato illegalmente Gaza e Cisgiordania? Ci vogliamo dare una mossa, visto che oltretutto la Svizzera è lo Stato depositario delle Convenzioni di Ginevra ed è tenuta a far rispettare il diritto internazionale umanitario? O la Berna federale vorrà attendere che gli altri Stati europei (a parte forse l’Italia, vista la politica di Meloni) avranno riconosciuto la Palestina, con conseguenza che così la Svizzera sarà oggetto di pressioni internazionali sia in un senso sia nell’altro? Non sarebbe un bel vedere per la nostra credibilità, oltre a non rispecchiare la tradizione di pace e sostegno umanitario insiti nella nostra cultura. Ma non è solo questione di reputazione della Svizzera a livello internazionale, bensì soprattutto una questione fondamentale di giustizia, umanità, solidarietà verso il popolo palestinese, da troppo tempo ormai vittima di sofferenze immani da parte di uno Stato oppressore e colonialista.