Repubblica annuncia per il 4 settembre l’apertura di una nuova libreria Feltrinelli a Milano che vuole diventare un punto di riferimento per la comunità, per fare una chiacchierata con un libraio esperto, non solamente sulle nuove uscite, ma sui libri che meritano di essere letti e scoperti.
Le numerose librerie che chiudono sono soprattutto un danno sociale, culturale ed emotivo per i lettori. Una libreria, soprattutto le piccole librerie indipendenti nei diversi quartieri, anche periferici, delle grandi città sono luoghi in cui si scambiano opinioni, si chiedono suggerimenti, si prendono informazioni, ci si riunisce in gruppi di lettura, si frequentano corsi, si fanno amicizie, si combatte l’isolamento e spesso si fanno nuove amicizie partendo dalla lettura comune di un libro letto ed amato.
La loro progressiva chiusura, è una grave ferita al tessuto culturale già molto fragile del nostro paese. Una mobilitazione dell’opinione pubblica dei lettori sarebbe davvero utile ed opportuna. Le città senza librerie sono un po’ più povere, un mondo dove regna la superficialità che cancella valori, approfondimenti e bellezza.