Cosa votare il 28.9 non lo posso dire siccome è un diritto libero dei cittadini votanti, ma che tocca anche i non votanti. Ridurre i premi secondo il reddito al 10% è un ottimo pensiero, ma una cosa insensata in un periodo come questo. Sì, perché il costo Ripam aumenterebbe a 690 milioni, e dove andiamo a pescarli? Perché i promotori delle iniziative li caricano sul Cantone senza dire però che sono i cittadini l’interfaccia concreta del Cantone, l’interfaccia pagante. Io già l’ho calcolato e scritto, il risparmio promesso è di chf. 600 all’anno ma il reale importo di costo a carico dell’interfaccia pagante è pari a 1'142 franchi. I promotori delle iniziative conoscono le cifre ma non se la sentono di comunicarle.
Altro punto molto difficile è che i votanti non sono gli unici a subire l'esito del voto del sistema proposto, ma lo sono anche i non votanti. Sì, perché i promotori non ci dicono dove si andranno a reperire i fondi che servono. Bisognerà toglierli dai servizi essenziali con una riduzione degli investimenti pubblici. Forse visto che già nel 2017 è sorto il problema dei costi superflui a livello Svizzero del 20% i promotori, che sono pure dei politici, dovrebbero proporre delle soluzioni. Per esempio la riduzione dei prezzi di farmaci con brevetti scaduti sostituendoli con farmaci generici e meno costosi, regolare le cure non necessarie ai Pronto soccorso e altro, cose che non dicono in nessuna delle loro iniziative perché le realtà non portano voti.
In conclusione, come detto all’inizio, il cittadino votante decide come decide ma se la cosa sia giusta o sbagliata ne sopporta le conseguenze. Il non votante subirà senza diritto o possibilità di reclamare. Forse risolvere la questione con meno costi e con la volontà di tutti, operatori sanitari, politici e pazienti sarebbe una soluzione, da valutare dal 29.9 in avanti.