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28 settembre: altri pasticci!

16 settembre 2025
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Saremo chiamati in questo giorno ad accettare o rifiutare l’abolizione del “valore locativo” sottoposto al popolo, in versione perlomeno fuorviante da parte della Confederazione (vedasi il testo in votazione): ma quanta confusione! Chi per il sì chi per il no, e tutti si arrogano la ragione del proprio sì o no! Però a onor del vero bisogna dire che la sua accettazione non è altro che l’anticamera dell’abolizione del “valore locativo” che i proprietari di una casa primaria non devono più esporre nella dichiarazione fiscale. Ma attenti, saranno dolori non solo per la Confederazione, per i Comuni e per il Cantone ai quali preziosi fondi verranno a mancare, ma anche e soprattutto per il cittadino! Per quest’ultimo le conseguenze saranno pesanti: detrazione parziale degli interessi ipotecari maturati sull’abitazione primaria, nessuna deduzione delle spese di manutenzione e, per coloro che posseggono abitazioni secondarie, l’imposizione con una “speciale tassa” (?) oltre a quella esistente sul valore di stima immobiliare.

Per quanto attiene alla citata non deducibilità delle spese di manutenzione, le conseguenze sono ben immaginabili, perché nel nostro cantone esistono stabili degli anni 40-60 che esigono interventi strutturali per renderli aggiornati per una dignitosa abitabilità. E non è poco! Quindi un No nell’urna si impone.

E per quanto riguarda le votazioni cantonali? Mettiamole assieme: i sostenitori del “sì” navigano e commentano basandosi sul teorema “Robin Hood”! questo concetto è vecchio quanto i tempi: togliere ai ricchi per dare ai poveri. Tale principio potrebbe essere legittimo nei Paesi dittatoriali, ma alle nostre latitudini No.

Tali votazioni mirano sì a diminuire l’impegno del cittadino ai costi di partecipazione alle cure. Ma ci si rende conto che stiamo lavorando, e farneticando, sulle conseguenze di un problema ben più importante: “I costi delle cure sanitarie”! E ciò è sorvolato da destra a sinistra, pensando solo alle conseguenze! Quello che dico può sembrare lapalissiano, ma i costi delle cure devono essere affrontati a livello istituzionale, segnatamente a livello di Consiglio di Stato, a livello dello specifico Dipartimento, nonché a livello federale: fin quando nessuno vuol mettervi mano, ed in modo serio, con l’assenza di palliativi, non usciremo da questa spirale perversa di cerotti troppo pesanti per il cittadino. Insomma, come ebbe a dire Bartali: tutto sbagliato, tutto da rifare! Quindi votiamo No alle due iniziative cantonali.