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Confondere il boia

Amos Goldberg, storico israeliano, uno dei più grandi esperti di Olocausto, ha affermato che l'esercito israeliano sta commettendo un genocidio a Gaza. Avraham Burg, ex-presidente della Knesset, ha chiesto: "Ebrei, ribellatevi: trascinate Israele all'Aja". Constato che l'Associazione Svizzera-Israele, si nega di rispondere a questo accorato appello. Nei vari articoli dei suoi aderenti non ho mai letto una sola parola di compassione per i 70'000 palestinesi trucidati dall'Idf che vengono liquidati come scudi umani di Hamas. Così facendo l'Associazione pro-israeliana dimostra come sia incapace di distinguere il popolo ebraico dallo Stato di Israele, abbracciando in toto la narrazione del governo Netanyahu. Eppure sono molte le voci di ebrei nel mondo che non possono accettare l'intollerabile agire di un governo criminale. Gli attivisti ebrei di Na'amod in Gran Bretagna, di Judische Stimme in Germania, di Jewish Voice for Peace negli Usa, esigono a gran voce che gli ebrei si identifichino con gli oppressi e difendano i loro diritti "chiunque sia l'oppressore". Sappiamo che la storia la scrivono i vincitori e gli oppressori, dunque Israele nega: l'accaparrazione coloniale di terre, la pulizia etnica nel 1947, l'invasione illegale di più di 6'000 km² di terre. Israele ha disatteso 154 risoluzioni dell'Assemblea generale dell'Onu, 131 del Consiglio di Sicurezza, 45 del Consiglio dei Diritti umani. Allora chi è disinformato? Chi divide e accusa a senso unico? La convivenza, la sicurezza, la pace e la democrazia per tutti i popoli della regione auspicate da Svizzera-Israele, si possono ottenere in un solo modo: riconoscendo i diritti all'autodeterminazione del popolo palestinese, cessando immediatamente il genocidio a Gaza, espellendo i coloni illegali dalla Cisgiordania. Purtroppo il lupo di Esopo, israeliano, continua ad accusare la pecora palestinese a valle di inquinargli l'acqua.