Negletta alle nostre latitudini, la mediazione penale minorile a detta di chi la prende seriamente in considerazione ha un potenziale trasformativo enorme
In sintesi:
Si tratta di una pratica fondata sul paradigma di avvicinare, anziché allontanare, il minore autore di reato e chi l’ha subito
È un’alternativa che coinvolge, rendendola attrice di giustizia, anche la vittima, che nei processi penali si trova relegata a spettatrice impotente
Quando funziona – statisticamente in tre quarti dei casi – vengono rimesse in gioco persone integre, di nuovo capaci di progettualità