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La misera Kristi e i poveri cristi

Il filmato davanti ai carcerati della ministra della Sicurezza di Trump, con il Rolex al polso, mostra la deriva della società e della politica-spettacolo

In sintesi:
  • Sono passati più di 120 anni dall'Olimpiade dei popoli ritenuti inferiori organizzata dagli americani, eppure quasi nulla pare cambiato
  • È lo stesso meccanismo con cui Salvini andò a citofonare a casa di un ragazzo chiedendo: ‘Scusi, lei spaccia?’
Kristi Noem con i prigionieri in El Salvador
(Keystone)
2 aprile 2025
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Nel 1904, a St. Louis, in Missouri, durante i terzi Giochi olimpici dell’era moderna, gli americani pensarono bene di organizzare un’Olimpiade parallela portando da tutto il mondo popoli ritenuti inferiori (dai Sioux ai Pigmei, dai Patagoni agli Inuit) per poi ridicolizzarli davanti al pubblico facendoli gareggiare in discipline di cui nemmeno conoscevano le regole. Mostrando così, artatamente, la prova provata della loro inferiorità intellettuale, fisica, morale. Nei racconti tramandati nel tempo spicca la gara dei 100 metri, in cui alcuni concorrenti si spaventarono per lo sparo dello starter, dileguandosi, mentre altri iniziarono a camminare in varie direzioni anziché correre. C’è poi chi si bloccò proprio davanti al nastro della linea d’arrivo e chi ci passò sotto tra le risate degli spettatori. Erano gli anni degli zoo umani (anche la Svizzera fece la sua parte allestendo un “Village Nègre” con duecento africani all’Expo di Ginevra del 1896).


Bnf-Wikimedia
Poster della fiera di Ginevra con “le village nègre" come attrazione

È passato più di un secolo, eppure le cose non sembrano affatto migliorate guardando il video in cui la segretaria alla Sicurezza interna degli Stati Uniti Kristi Noem si fa riprendere, con al polso un Rolex da 50mila dollari, davanti alle sbarre di un carcere salvadoregno al cui interno ci sono 238 detenuti che guardano in camera mentre lei, con tono calmo, dispensa minacce, classismo e razzismo. Con i capelli perfetti e un aspetto da Lara Croft di Tomb Raider, una donna bella, ricca e potente non è mai sembrata così misera come Noem mentre dice: “Se venite nel nostro Paese illegalmente, questa è una delle conseguenze che potrebbe accadervi… se non ve ne andrete, vi daremo la caccia, vi arresteremo e vi metteremo in questo carcere salvadoregno”.

Con il video di Noem siamo al livello estremo di spregiudicatezza e spettacolarizzazione della politica, nonché di perdita di ogni senso del pudore, con l’allestimento di un set (con comparse reali) per mostrare la propria, supposta superiorità economico-sociale (per non dire razziale) da contrapporre all’irrilevanza delle vite altrui. Siamo dalle parti dell’imperatore romano che decide del destino dei gladiatori tirando su o giù il pollice tra il tripudio generale.

Ormai immersi fino al collo e oltre in quella “società dello spettacolo” che Guy Debord identificò nel 1967, proprio a metà strada tra le Olimpiadi dei Pigmei e la rielezione di Trump, sembra non si possa fare a meno di allestire uno show per fare politica, in realtà disfacendola, riducendo tutto a proclama, a spot. E dove ridicolizzare l’altro e perfino sé stessi non è nemmeno più un prezzo da pagare per ottenere qualcosa, ma considerato del tutto normale, se non un vanto.


Youtube
Matteo Salvini in cerca di spacciatori al citofono

Sennò non avremmo visto un sogghignante Matteo Salvini citofonare (rigorosamente a favore di telecamera) a un povero cristo per chiedergli “scusi, ma lei spaccia?”; oppure Elon Musk in Wisconsin, con in testa un cappello a forma di formaggio, elargire assegni da un milione di dollari a chi vota il giudice che torna comodo a lui e a Trump, fondendo il metodo mafioso delle due scarpe (una prima del voto, l’altra dopo) con “Chi vuol essere milionario?”.

Agendo non più sul sogno americano, ma sul bisogno (americano e non) di chi scodinzola dietro ai ricchi nella speranza di veder colare un po’ di denaro dall’alto. Gente impoverita – nelle tasche e nell’animo – da proclami facili e politiche scellerate, che non distingue più la realtà dalle fandonie reclamizzate; che per miopia vota Trump e quelli come lui e voterebbe perfino Belzebù o Barabba, infischiandosene della fine che fanno i poveri cristi.


Keystone
Elon Musk consegna a un fortunato elettore un assegno da un milione di dollari