Rinnovata in profondità, l’ammiraglia di Skoda spicca per lo spazio, i contenuti e la qualità di viaggio
È sempre lei. L’evoluzione dell’ammiraglia ceca ha seguito una progressione lineare, restando fortemente radicata ai valori della continuità stilistica. L’ultima generazione è arrivata da poco – e in Svizzera solo con carrozzeria familiare –, basata sullo stesso pianale avanzato MBQ Evo della Volkswagen Passat. Il design conserva le stesse, eleganti linee armoniche di sempre, in una veste però velatamente più patinata e attuale, oltre che più aerodinamica. In compagnia della Superb si resta “a casa”, nel senso migliore del termine: le grandi wagon tradizionali sono ormai poche sul mercato e, a maggior ragione, questa vettura si conferma tra le proposte più complete del settore nel rapporto prezzo/contenuti, offrendo un’esperienza di pregio. Con ingombri, è vero, decisamente importanti, ma non eccessivi: la lunghezza tocca quota 4,90 m, con larghezza ampia ma al tempo stesso adeguata ai parcheggi europei (1,85 m) e passo generoso (2,84 m) ma che ancora permette di manovrare l’auto con sufficiente agilità anche senza le quattro ruote sterzanti, qui non previste.
Più coraggioso lo stile adottato per gli interni, a vantaggio di un certo spirito di innovazione che tuttavia, al contempo, perde un velo di contatto con la cara, semplice razionalità stilistica dell’abitacolo Skoda. Il colpo d’occhio è ad ogni modo assicurato, con il generoso schermo centrale da 13 pollici ora protagonista della plancia e messo in risalto dalla finitura zigrinata verticalmente che corre a tutta larghezza, incorporando le stesse bocchette di aerazione. Non è stata dimenticata la necessaria razionalità ed intuitività d’insieme, pur risultando digitalizzati diversi dei comandi secondari; più in basso, ad esempio, tre comodi rotori fisici multifunzione (premendoli si accede ad altre funzionalità) permettono di regolare tutti i registri della climatizzazione, mentre sulla cornice del display ci sono i richiami alle principali opzioni per navigazione e multimedia. Vi è però anche qualche stonatura, come il pulsante di avviamento “nascosto” al lato del piantone dello sterzo e le funzioni relative ai tergicristalli integrate nel comando di luci e indicatori di direzioni, fonte di sovente confusione.
Materiali e cura costruttiva appaiono curati, con le dovute attenzioni a certi dettagli tra cui la protezione morbida nei vani dei pannelli porta e i fondi gommati dei portaoggetti centrali. Ulteriore “smalto” all’ambiente viene poi aggiunto dall’elegante allestimento Laurin & Klement di cui era dotata la vettura in prova: molto ricco, inclusi i rivestimenti dei sedili in pelle/pelle artificiale nelle tinte nera oppure cognac del “nostro” esemplare, classicamente suggestivo. Irrinunciabili le svariate soluzioni “simply clever” care alla marca, tra cui il raschietto del ghiaccio nello sportello del carburante e l’ombrello nella portiera. La posizione di guida è ariosa e convenzionale, completa di ampi supporti regolabili, mentre il divano in seconda fila offre persino più comfort grazie al notevole distanziamento dagli schienali anteriori e alla presenza della climatizzazione di zona. Il vano bagagli si conferma una garanzia per volume, finiture e sfruttabilità: soglia bassa, capacità quasi “sovrabbondante” con 690 litri di cubatura standard e passaggio centrale per oggetti lunghi.
Al volante si ritrova con piacere il classico TDI da due litri con potenza e coppia più che sostanziose, nonché contraddistinto da un funzionamento silenzioso, rotondo ed elastico. Le prestazioni sono in linea con le aspettative della vettura, al pari della risposta del classico cambio automatico doppia frizione. Non delude, ovviamente, la voce consumi, facendo segnare valori sempre al di sotto di 7 l/100 km. La guida è votata alla comodità, grazie a qualità di assorbimento davvero puntuali e persino difficili da ritrovare anche in questo segmento di vetture. La Superb predilige in modo particolare la marcia nella modalità “Comfort”, dove risulta sempre vellutata (oltre che silenziosa) anche sulle sconnessioni più brevi e secche; le sospensioni morbide e lo sforzo più ridotto al volante nulla tolgono alla scorrevolezza e alla piacevolezza di guida tra le curve, grazie anche allo sterzo che offre prontezza e precisione superiori alle aspettative, rendendo la guida intuitiva e l’auto relativamente agile. La modalità sportiva, con maggior “peso” della sterzata e sospensioni un po’ più rigide, ne incrementa la reattività sui ritmi più sostenuti, mantenendo però intatti equilibrio, stabilità e “aplomb” naturali: crescono autorevolezza ed efficacia quanto basta, solleticando l’impressione di ingombri più contenuti di quanto siano in realtà.
Modello | Skoda Superb |
Versione | 2.0 TDI 4x4 Laurin & Klement |
Motore | 4 cilindri, turbodiesel, 2 litri |
Potenza, coppia | 193 cv, 400 Nm |
Trazione | Integrale |
Cambio | Doppia frizione a sette rapporti |
Massa a vuoto | 1’851 kg |
0-100 km/h | 7,4 secondi |
Velocità massima | 230 km/h |
Consumo medio | 6,1 l/100 km (omologato) |
Prezzo | 63’930 Chf |