Auto e moto

Volkswagen Tiguan, un classico con cui non sbagli

Con una meccanica ‘tradizionale’ la terza generazione porta in dote una guida sorprendentemente dinamica, consumi contenuti e tanta sostanza

Ulteriormente ‘levigato’ nelle forme, il design della nuova Tiguan conserva uno stile nella scia della tradizione di marca, senza stravolgimenti. Molto curata l’aerodinamica
7 luglio 2025
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Il popolare SUV Volkswagen di taglia media, la cui prima generazione fu presentata quasi vent’anni fa (era il 2007), è da poco giunto alla terza generazione: l’evoluzione del modello resta fedele a un design nella scia della tradizione del marchio, pur introducendo aggiornamenti interessanti, inclusa un’efficienza aerodinamica sensibilmente migliorata. Il Cx (coefficiente di penetrazione all’aria) è infatti sceso fino a un valore di appena 0,28. Esternamente, la nuova Tiguan si distingue per linee pulite e levigate, e per un frontale affilato, in un insieme armonioso che trasmette cura stilistica, pur rinunciando a una certa dose di originalità: l’ultima generazione si fa notare per una presenza su strada elegante, seppur vagamente più anonima.
La costruzione è affidata – come già in passato – alla piattaforma modulare MQB, ora in variante Evo, che mantiene la consueta lunghezza attorno ai quattro metri e mezzo (4,54 m), misura che va per la maggiore in questo segmento. La meccanica dell’esemplare in prova – contraddistinto dal ricco e grintoso allestimento R-Line, pur comunque “bisognoso” di alcune opzioni per risultare realmente completo – ruota attorno a un altro classico della produzione del gruppo Volkswagen: il due litri turbodiesel da 193 cavalli, abbinato alla trazione integrale e al cambio automatico a doppia frizione a sette rapporti.
La sostanza di qualità caratterizza questa rinnovata Tiguan, a partire dalle stesse doti dinamiche. Già nella modalità Comfort, l’auto mostra una convincente attitudine all’equilibrio tra piacere di guida e comodità, in un’armonia che riesce a distinguersi rispetto a varie rivali dirette. Tra le prime curve sorprende infatti per un’insospettabile dinamicità, “vellutata” ma avvertibile, risultando così piacevole da condurre e capace di restituire una sensazione di agilità sempre benvenuta. Merito anche di uno sterzo particolarmente ben calibrato, rapido negli inserimenti in curva ma omogeneo nella risposta, e in generale ben accordato al carattere dell’auto.
Passando alla modalità Sport – che agisce anche sulla taratura delle sospensioni adattive DCC – si accede a un comportamento ancora più deciso: i movimenti verticali della carrozzeria si riducono ulteriormente, mentre lo sterzo diventa ancora più diretto e consistente. Doti che valorizzano ulteriormente la dinamicità del modello. In questo, la Tiguan di terza generazione riesce a marcare una differenza concreta rispetto a buona parte della concorrenza generalista, meno incline a offrire un comportamento così autorevole sui percorsi più guidati, dove l’ottima aderenza e l’equilibrio complessivo si accompagnano a una reattività molto apprezzabile nei cambi di direzione.
Il piacere di guidare un’auto classica nella meccanica, oltre che costruita con cura, si apprezza anche grazie a un’insonorizzazione ben curata a tutte le andature. A sua volta sostenuta da un assorbimento ben calibrato delle asperità stradali, che contribuisce a un livello di comfort elevato e a una guida sensibilmente appagante. Il collaudato TDI due litri si conferma particolarmente rotondo e fluido nel funzionamento, oltre che meglio isolato sul piano acustico rispetto, per esempio, alla “cugina” Skoda Kodiaq provata di recente. Con consumi contenuti, attestati su medie generali inferiori a 7 l/100 km. Le prestazioni, in senso assoluto, sono brillanti e adeguate a coprire ogni esigenza, con un quattro cilindri a gasolio elastico e piacevolmente pronto anche nella zona alta del contagiri. Il tutto supportato da un cambio a doppia frizione sempre puntuale e rapido (specie in modalità Sport, attivabile indipendentemente dal programma di marcia) e da una trazione integrale eccellente per fluidità ed efficacia.
L’abitacolo conferma una qualità costruttiva di livello elevato per materiali e finiture, offrendo un’accoglienza degna delle altre doti dell’auto. Da sottolineare, in particolare, la caratterizzazione più sportiva dell’allestimento R-Line, la presenza di numerosi vani portaoggetti, pratici e ben distribuiti, e le comode poltrone anteriori avvolgenti. Spicca al centro plancia il generosissimo – forse fin troppo – schermo da 15 pollici, mentre si rivelano pratici i pulsanti fisici sulle razze del volante e sul tunnel centrale. Meno intuitivi, invece, i comandi a sfioramento per la climatizzazione, integrati nel display. Lo spazio abbonda anche nella zona posteriore, con climatizzazione separata e divano regolabile in senso longitudinale. Il vano bagagli, infine, offre una capacità minima di 530 litri, con l’aggiunta del pratico passaggio centrale per oggetti lunghi.

Scheda Tecnica

ModelloVolkswagen Tiguan
Versione2.0 TDI DSG 4Motion R-Line
Motore4 cilindri, turbodiesel, 2.0 litri
Potenza, coppia193 cv, 400 Nm
TrazioneIntegrale
CambioDoppia frizione a sette rapporti
Massa a vuoto1’774 kg
0-100 km/h7,7 secondi
Velocità massima220 km/h
Consumo medio6,7-6,3 l/100 km (omologato)
Prezzo59’600 Chf