Auto e moto

MG ZS: tanta sostanza a prezzo da saldo

Costa come un’utilitaria, ma questo SUV di taglia media sorprende per i contenuti di buon livello, piacere di guida e un’efficienza invidiabile

SUV di taglia media a trazione anteriore, la ZS Hybrid+ offre uno stile piuttosto armonico e convenzionale nei suoi 4,43 metri di ingombro longitudinale. Tre i livelli di allestimento
14 ottobre 2025
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Nella ricca e variegata proposta di modelli del marchio MG, storico marchio britannico di proprietà cinese dal 2007 e che può dunque essere considerato un costruttore cinese a tutti gli effetti, benché forte di un marchio dall’immagine più prestigiosa rispetto ad altri concorrenti connazionali, un potenziale ruolo di best-seller ce l’ha sicuramente la ZS, un SUV di taglia media che con una lunghezza di 4,43 metri permette di combinare più che degnamente le esigenze di spazio adatte all’impiego familiare a una pregevole maneggevolezza nel traffico quotidiano.

Rispetto agli altri modelli del marchio, il design appare un po’ più tradizionale e ben in linea con i gusti europei, puntando su un aspetto armonico e piacevole. Tre gli allestimenti previsti, con il più ricco Luxury della vettura in prova caratterizzato dalla dotazione “full optional” con un prezzo di listino davvero allettante di 25'990 franchi svizzeri. Unico optional: la vernice metallizzata.

Fra le motorizzazioni disponibili spicca l’interessante ibrida oggetto della prova, denominata Hybrid+, che adotta una soluzione architettonica concepita per lavorare in tre modalità, puntando in maniera prevalente sull’unità elettrica che è la più performante delle due fonti di spinta: 136 cv (e 250 Nm di coppia) contro i 102 cv dell’1.5 benzina aspirato. La ZS viene dunque prevalentemente “spinta” dal motore elettrico, facendo intervenire il motore a combustione soltanto quando si richiede maggior potenza. In questo caso, l’1.5 benzina aspirato entra in campo in un primo tempo unicamente per alimentare il generatore di corrente da 45 kW, contribuendo direttamente alla spinta solo oltre gli 87 km/h attraverso una specifica frizione che lo collega direttamente alla trasmissione. Quest’ultima è di tipo ibrido a tre rapporti e nell’impiego quotidiano non lascia pressoché avvertire i passaggi di marcia convenzionali, dando piuttosto la percezione di funzionare come una trasmissione a variazione continua. La trazione è anteriore. A sua volta piuttosto capiente la batteria al litio dedicata alla trazione elettrica, da 1,83 kWh.

La qualità di marcia, va detto, appare da subito convincente, specie nell’ottica dell’impiego quotidiano. La spinta è pronta e consistente a tutte le andature, a patto che la batteria risulti carica almeno della metà, perché al di sotto le prestazioni calano e il motore a benzina, generalmente ben isolato, sale a regimi importanti facendo penetrare nell’abitacolo la sua sonorità, specie in presenza di salite o a velocità autostradali superiori a quelle consentite, impattando negativamente sull’isolamento acustico, altrimenti pregevole. Propulsore (o sarebbe più giusto dire propulsori) che è un campione d’efficienza, dato che i consumi possono scendere fino a 4 l/100 km nell’uso urbano senza mai superare i 7 l/100 km in autostrada.

Tra le curve piace da subito lo sterzo, il quale oltre a essere piacevole da impugnare restituisce un buon feeling grazie a un “peso” corretto e una valida progressività, che grazie anche alla massa contenuta conferisce alla ZS una certa agilità, sebbene non abbia ovviamente pretese particolarmente sportive. L’assetto presenta infatti un certo rollio, il quale tuttavia non compromette la tenuta di strada, ma che d’altro canto assicura un buon comfort complessivo di marcia, anche sullo sconnesso. Si tratta insomma di un buon compromesso che la rende autorevole e sicura tra le curve, privilegiando comunque la comodità di viaggio. La dotazione degli ausili attivi alla guida è completa, ma il loro funzionamento evidenzia talvolta una taratura perfettibile.

L’abitacolo, spazioso, presenta un design sobrio e semplice, è realizzato certamente con una certa attenzione ai costi ma senza rinunciare ad alcune ricercatezze come nel caso della plancia rivestita in materiale imbottito. La sensazione, insomma, non è quella di un’auto low-cost, come il listino prezzi potrebbe invece far intuire. La strumentazione digitale è scenica, mentre gran parte dei comandi secondari – inclusi i controlli della climatizzazione (monozona) – viene gestita unicamente attraverso lo schermo centrale (da 12’3” con Android Auto e Apple Carplay utilizzabili solo via cavo USB), obbligando a qualche tocco e distrazione in più. La posizione di guida è comoda e ariosa, stonando giusto nell’assenza della regolazione in profondità del volante (ma che sarà disponibile a breve, a detta del costruttore). Dietro, la libertà di movimento è apprezzabile e non mancano le bocchette di aerazione centrali, non sempre scontate in questo segmento. Adeguata alla “missione” la cubatura destinata ai bagagli, con volume di base pari a 443 litri.