Auto e moto

Mercedes-AMG G 63: un’icona dai sapori forti

Ritoccata nei dettagli, nella versione più sportiva l’immortale regina tedesca del fuoristrada ha personalità da vendere e un dinamismo...

La Classe G è una leggenda inconfondibile. La personalizzazione AMG si impone al punto giusto, con toni sportivi evidenti che non sopraffanno il suo look senza tempo
16 ottobre 2025
|

Esiste dal 1979 e non ha mai smesso di suscitare un fascino “prepotente” al pari della sua innegabile personalità, frutto delle origini di veicolo militare e poi adattato – ma mai trasformato – a usi, esigenze e “costumi” di prestigio del mondo civile: l’ultima importante evoluzione della Classe G è del 2018, mentre è stato introdotto da pochi mesi un sottile restyling che ne ha ulteriormente affinato il look e alcune tecnologie di bordo. Al vertice del modello, in un sottile equilibrio dinamico tra le ragioni della tradizione e le esigenze della modernità, continua a spiccare l’esuberante versione AMG, corredata dell’immancabile V8 benzina biturbo cui è stato aggiunto per l’occasione il sistema ibrido leggero a 48V: il generatore di avviamento integrato aggiunge per breve tempo 20 cv e 200 Nm di coppia ai valori prestazionali già rilevanti. Il design della vettura, ritoccato giusto nella mascherina e in alcuni altri dettagli minori della carrozzeria, resta inconfondibile nelle sue forme squadrate e possenti, realmente un’icona senza tempo. Con l’aggressività della motorizzazione di punta ulteriormente in evidenza, tanto più con l’adozione delle ruote da ben 22” come sull’esemplare in prova.

Questa Classe G speciale offre emozioni forti a tutto campo e da ogni punto di vista. Prendendone possesso, già salirvi a bordo procura una sensazione di dominio, mentre in marcia stupisce da subito il forte contrasto tra le sue caratteristiche intrinseche pensate per tutt’altro scopo – altezza, peso (2,6 tonnellate) e baricentro elevato – e le qualità stradali che, al contrario, sono assai brillanti per dinamismo e coesione. Selezionando le modalità di marcia più sportiva mostra infatti capacità sorprendenti combinate a un carattere robusto, definito ed esplosivo. Spicca da subito il timbro rauco e possente, quasi unico, del suo V8, che oltre a sfoggiare la consueta notevole coppia ai bassi regimi incita all’esplorazione della zona alta del contagiri, dove diventa più metallico e “ruggente”. Le percorrenze di curva diventano particolarmente affilate affrontandole in “tiro”, già in accelerazione, con la trazione integrale (a prevalenza della spinta al posteriore) che cerca ogni stilla di aderenza per consentire il miglior ancoraggio al suolo proiettando il mezzo verso l’uscita nel modo più rapido ed efficace possibile. La massa rilevante e il baricentro si fanno naturalmente ben percepire, ma l’assetto nella sua modalità più rigida, tra l’altro accentuata dall’opzione del controllo attivo del rollio presente sull’esemplare in prova, fa gli straordinari per limitare al minimo i movimenti della carrozzeria. Mentre lo sterzo – a patto di concedergli un minimo di tempo in inserimento, ma nemmeno troppo per la tipologia di veicolo – si fa apprezzare per carico e progressività. La G 63 si rivela quindi, curva dopo curva, un’arma piuttosto sorprendente. A patto di riuscire a convivere con un difetto, se così possiamo chiamarlo, ovvero il fatto che sia davvero efficace solo su asfalti levigati, pena una certa durezza eccessiva delle sospensioni che finisce per scomporne vagamente l’azione, ma d’altro canto la sua efficacia dinamica è tale da lasciare poco spazio alla “giocosità” e al divertimento di conduzione, rispetto ad esempio a una Land Rover Defender di prestazioni similari. Solide inoltre le prestazioni dell’impianto frenante, che possono nell’uso più intenso far trasparire una minima sensazione di “fading”, senza però che questo si traduca in spazi d’arresto più lunghi.

Sulla Classe G AMG stupisce anche la valida messa a punto nell’impiego quotidiano, specie se paragonata alla sua variante EQ elettrica. Le ruote da 22” accentuano l’immancabile rigidità di fondo, ma lo smorzamento delle asperità appare sempre progressivo, omogeneo e ben bilanciato, mai fastidioso. La vettura si rivela così piacevole da condurre nella stessa modalità Comfort, senza strafare, dove giusto si fa avvertire lo sterzo un po’ troppo demoltiplicato. Il borbottio del V8 resta sempre un piacevole, sottile compagno fedele in sottofondo, rendendo così meno dolorosi i consumi (è assai difficile scendere sotto i 14 l/100 km). A questo proposito aiuta il serbatoio da cento litri che mitiga la frequenza di sosta per i rifornimenti. L’isolamento acustico è stato ulteriormente affinato nella zona dei montanti anteriori, ma restano avvertibili i fruscii ad andatura autostradale, comunque più che “sopportabili” grazie alla valida insonorizzazione generale. Ridotta, invece, la maneggevolezza in città, ma con simili ingombri è difficile pretendere di più. Aiutano a ogni modo le telecamere di manovra – complete di viste specifiche per la marcia in fuoristrada – mentre la qualità dell’accoglienza e la ricercatezza dell’abitacolo, corredato dell’ultima generazione di infotainment e navigazione, sono i pilastri a un benessere di bordo lussuoso e speciale che teme ben pochi rivali.

Scheda Tecnica

ModelloMercedes-AMG Classe G
Versione63
MotoreV8, 4.0 litri, benzina biturbo con sistema ibrido leggero
Potenza, coppia585 cv + 20 cv, 850 Nm
TrazioneIntegrale

Cambio

Automatico a 9 rapporti
Massa a vuoto2’640 kg
0-100 km/h4,3 secondi
Velocità massima220 km/h
Consumo medio15,7-14,7 L/100 km (omologato)
Prezzo241’800 CHF