L’operatore/trice pedagogico/a per l’integrazione (Opi) collabora con docenti e famiglie per l’inclusione scolastica di allievi e allieve con difficoltà
L’operatore/trice pedagogico/a per l’integrazione (Opi) è una figura professionale che si occupa di sostenere il diritto all’educazione e alla formazione dei bambini e dei giovani con bisogni educativi particolari all’interno della scuola regolare.
L’intervento dell’Opi rientra nelle misure di pedagogia speciale e tra i suoi compiti troviamo quello di supportare gli apprendimenti scolastici, intervenendo sul contesto e promuovendo l’attivazione di strategie adeguate, e quello di favorire lo sviluppo sociale di allievi e allieve. Queste mansioni vengono svolte in collaborazione con altre figure di riferimento del percorso di crescita di allievi e allieve, quali, ad esempio, docenti titolari e di materia, docenti di sostegno pedagogico, famiglie e altri professionisti/e attivi/e nell’ambito educativo e terapeutico.
L’Opi, in sintesi, svolge la propria attività nel contesto scolastico, collabora con altre figure fondamentali allo sviluppo del bambino e fornisce un supporto mirato all’apprendimento degli allievi e delle allieve che necessitano di un supporto complementare a quello ordinario. Qualora gli allievi e le allieve necessitino di un supporto più intenso, vi è la possibilità di una scolarizzazione speciale, che è organizzata secondo due modalità: classi inclusive o classi a effettivo ridotto.
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Per creare il contesto giusto
Nello svolgimento delle sue funzioni, opera su due piani complementari: il contesto e l’allievo/a. Questo significa che l’attenzione dell’Opi non è posta unicamente nel fornire degli aiuti individuali all’allievo/a, ma anche nel dare un contributo a creare le condizioni affinché il contesto risulti accessibile e “facilitante”.
Si parla, in questi casi, di facilitatori e di ostacoli ambientali, intendendo, con questi termini, quelle condizioni che permettono, oppure impediscono o rendono più difficile, l’accesso alle opportunità offerte dall’ambiente, in questo caso dalla scuola.
Per rendere un ambiente accessibile può essere utile porre attenzione, ad esempio, ai materiali utilizzati, alla strutturazione degli spazi e dei supporti didattici presenti in classe, così come agli stimoli sensoriali quali rumori, luci e superfici.
Oltre a questi elementi “fisici” è importante considerare gli aspetti più relazionali come le modalità comunicative adottate dagli adulti di riferimento e la sensibilizzazione dei pari rispetto ai bisogni dei propri compagni e delle proprie compagne di classe.
La creazione di uno spazio che sia accessibile a tutti i membri della classe è un’azione collettiva, che va realizzata in collaborazione con i/le docenti titolari, e dalla quale traggono beneficio anche altri allievi e altre allieve.
Un contesto accessibile è un contesto che favorisce l’apprendimento e l’instaurarsi di relazioni reciproche positive. Tuttavia, non sempre la sola accessibilizzazione del contesto è sufficiente a rispondere a tutti i bisogni educativi e, di conseguenza, l’Opi ha il compito di operare anche a livello individuale per fornire all’allievo/a il supporto necessario per raggiungere i diversi traguardi e obiettivi delle attività proposte, cercando di favorire il più possibile l’autonomia.
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Sostegno individuale
Lavorando a contatto con allievi/e che, per diverse ragioni, possono incontrare delle difficoltà di apprendimento, l’Opi si trova talvolta confrontato/a con diagnosi e disturbi contraddistinti da caratteristiche specifiche (per esempio, disturbi specifici dell’apprendimento, disturbo dello spettro autistico, deficit dell’attenzione).
Per questo motivo è necessario che l’operatore/trice possieda conoscenze teoriche che aiutino a descrivere e comprendere il funzionamento di alcuni allievi e allieve. Queste conoscenze permettono di avere un orientamento e suggeriscono, a grandi linee, quali potrebbero essere le strategie, le modalità e gli obiettivi da porsi. Questa prospettiva, tuttavia, non è sufficiente: a una comprensione “tecnica” delle difficoltà va accompagnata una conoscenza approfondita dell’unicità e delle specificità del/la singolo/a allievo/a, effettuata attraverso l’osservazione, la relazione e lo scambio con le altre figure di riferimento.
Anche queste interazioni richiedono a loro volta delle competenze specifiche, a cominciare da quelle relazionali, unite alla capacità di costruire una progettualità insieme ad altri/e al fine di prendere delle decisioni comuni che integrino le conoscenze e le esperienze di ognuno e che si rivelino sostenibili per tutte le persone implicate.
Si tratta di un compito che richiede cura e grande flessibilità, in quanto le variabili in gioco sono numerose e le soluzioni vanno costruite “su misura”, in funzione dei diversi contesti di lavoro.
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Connessi alla famiglia
Il coinvolgimento delle famiglie nel progetto pedagogico gioca un ruolo cruciale. L’Opi, insieme ai/alle docenti titolari e di materia, ai/alle docenti di sostegno pedagogico e ad altre figure professionali, ha il compito di creare un’alleanza educativa con i genitori, coinvolgendoli nelle principali decisioni che concernono il progetto del figlio o della figlia, aggiornandoli rispetto all’evoluzione della situazione e condividendo con loro le conoscenze reciproche rispetto alle specificità del/la bambino/a.
Il percorso di crescita, soprattutto quando si presentano delle difficoltà, può generare preoccupazioni, frustrazioni e tristezza, aspetti che vanno accolti e supportati, nell’interesse, in primis, degli allievi e delle allieve.
Lavorare a scuola con allievi e allieve che mostrano delle difficoltà è un compito complesso e appassionante, che richiede l’attivazione di numerose competenze professionali e personali.
Le giornate dell’Opi spesso differiscono l’una dall’altra, creando un contesto di lavoro nel quale l’imprevisto diventa la norma, e dove, proprio per questo, la collaborazione e il supporto reciproco diventano tasselli indispensabili per svolgere al meglio le proprie funzioni.
In collaborazione con il Dipartimento formazione e apprendimento/Alta scuola pedagogica