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Gli ‘occhi’ puntati sul verde dissuadono i furbetti

Informazione e democrazia. E, ancora, nell’edizione odierna i presepi di Giuseppe Bollini, il Madagascar visto da Lostallo e Niki de Saint Phalle

31 dicembre 2022
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Gli ‘occhi’ puntati pagano. O, meglio, permettono di risparmiare qualche franchetto. E il risparmio, per il Comune di Cugnasco-Gerra, non è indifferente. Attivato da giugno, il sistema di videosorveglianza alla piazza di raccolta degli scarti vegetali ha infatti permesso di ridurre di circa 35‘500 franchi i costi di gestione. A calare, oltre ai costi, sono stati anche il materiale depositato e i ‘furbetti’. Quattordici, complessivamente, le infrazioni constatate dall’occhio della telecamera. Unico neo il fatto che la piazza di raccolta diventerà ‘off limits’ per i giardinieri professionisti o altre persone o ditte che si occupano a titolo professionale della manutenzione di giardini o parchi, anche se lo fanno per conto di privati aventi diritto.

Il Covid è stata una sorta di piaga mondiale. Ma se alle nostre latitudini i danni sono stati tutto sommato contenuti, altrove le conseguenze sono state devastanti. E non solo per numero di vittime. È il caso del Madagascar, dove l’assenza di lavoro ha ulteriormente peggiorato la situazione, a tal punto che ora la priorità è semplicemente procurarsi qualcosa da mangiare. Ad aiutare in particolare bambini e ragazzi vi è l’associazione benefica ‘Un sorriso per Lova’ di Lostallo, attiva nel Paese africano già da una decina di anni, che raccoglie donazioni e promuove, in particolare, adozioni a distanza a favore della Missione di Santa Teresa a Ilanivato (un quartiere della capitale Antananarivo): si tratta di una scuola gestita dalle suore Carmelitane. E questo grazie al contatto diretto con Suor Maria degli Angeli, originaria di Sementina, che vive in Madagascar da oltre 30 anni.

Innovativa, coraggiosa, indipendente, anticonformista, ribelle: era Niki de Saint Phalle. A vent’anni dalla sua scomparsa, il Kunsthaus di Zurigo ha dedicato alla realizzatrice delle gigantesche Nanas (termine francese e gergale per ragazze), che l’hanno resa celebre in tutto il mondo, un’ampia retrospettiva. Inaugurata lo scorso settembre, l’esposizione è stata prolungata fino al 15 gennaio 2023. Considerata una fra i più importanti artisti del Ventesimo secolo, con le sue opere colorate, giocose, leggiadre e grottesche, emozionali, sicuramente eccentriche (soprattutto distinguibili), Niki de Saint Phalle ha raccontato anche molti aspetti della sua vita intima, dagli eventi traumatici alle difficoltà relazionali con i suoi genitori: l’arte per lei è stata una via d’uscita e una valvola di sfogo. Le sue creature – le Nana in particolare – raccontano una visione, il suo auspicio per la creazione di una società matriarcale.

Buona lettura!

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