Mentre la politica vorrebbe vietare determinati interventi medici per i minori di 18 anni
Buongiorno, ecco le notizie principali di oggi.
L'approfondimento di Cristina Pinho, intitolato ‘Non trattiamo il cambio di sesso, ma la sofferenza’, parte dalla storia di J., un ragazzo di 14 anni che si autolesiona a causa della sua disforia di genere. Un tema approfondito con tre esperti. La piattaforma ‘Identità Plurale’ offre supporto a giovani LGBTQIA+ in Ticino, evidenziando la crescente richiesta di aiuto da parte di adolescenti che vivono un conflitto tra la loro identità di genere e il sesso alla nascita. Gli esperti sottolineano l'importanza di un approccio attento e rispettoso, evitando diagnosi premature, promuovendo un ambiente di ascolto, evidenziando l'alto rischio di disagio psichico tra i giovani transgender. ➜ Leggi
Al tema è dedicato anche il commento ‘Minori transgender e mentalità bloccate’ che affronta il dibattito sui trattamenti medici per i minorenni transgender, sottolineando la sofferenza profonda di questi giovani. Per proteggerli la politica punta a introdurre una moratoria sull'uso dei bloccanti della pubertà – farmaci che arrestano temporaneamente lo sviluppo di caratteri sessuali secondari indesiderati –. A dire il vero i giovani con disforia di genere andrebbero protetti da una cultura troppo discriminatoria, non da interventi medici che potrebbero lenire la loro sofferenza. ➜ Leggi
In cronaca di Lugano, Alfonso Reggiani si occupa di incarichi diretti e delle ragioni dell'aumento di 10 milioni. Il Municipio risponde in merito al balzo in avanti del 19,5% dal 2023 al 2024 delle commesse pubbliche superiori ai 5’000 franchi. Tuttavia, il consigliere comunale Giovanni Albertini esprime preoccupazione per la mancanza di trasparenza e per il rischio di favoritismi nella gestione degli appalti pubblici. ➜ Leggi
Infine, torniamo sul tema dell'arrocchino che sarà discusso in una seduta extra di Gran Consiglio: Zali sarà assente non giustificato. Il consigliere di Stato leghista diserta il plenum che discuterà lo scambio di dossier che lo coinvolge direttamente. Per il presidente del Gran Consiglio, Schnellmann: ‘Poco opportuno, nonostante la presenza per il ministro non sia obbligatoria’. ➜ Leggi