Tecnologia

L'Unione Europea valuta un'indagine su Grok AI di Elon Musk

La Polonia chiede alla Commissione Ue di indagare sul chatbot per presunte violazioni del Dsa

10 luglio 2025
|

La Commissione Ue ha confermato di aver ricevuto una lettera dalla Polonia in cui si chiede di indagare sul chatbot Grok AI di Elon Musk ed è ora "in contatto con le autorità nazionali e con X: esamineremo attentamente e risponderemo a tempo debito".

Lo ha detto Thomas Regnier, portavoce per il Digitale della Commissione. "Prendiamo molto sul serio questi potenziali problemi. Grok è integrato in una piattaforma online molto grande già designata ai sensi del Dsa - X - quindi X ha l'obbligo di valutare e mitigare i rischi derivanti da tutti i suoi servizi, compreso Grok" ha spiegato.

In primo luogo il portavoce ha confermato che Grok è tecnicamente integrato in X. "Posso confermare che avevamo inviato la richiesta di informazioni proprio per capire come queste due entità (X e Grok) lavorano insieme e sono potenzialmente combinate", ha spiegato. Regnier ha poi ricordato che le autorità nazionali possono attivare il meccanismo di crisi previsto dal Dsa che può fornire un'assistenza potenzialmente decisiva in situazioni critiche contro le piattaforme Big Tech. "Poi c'è una pista separata, quella dei segnalatori di fiducia, che vengono attuati anche in diversi stati membri. Qui. Anche in questo caso, - ha spiegato - quando i segnalatori di fiducia individuano contenuti illegali, queste richieste devono essere trattate con la massima priorità dalla grande piattaforma online per rimuovere tali contenuti".

Grok, l'assistente di IA della startup xAI di Musk, concorrente di ChatGpt, è al centro di una polemica per alcune risposte agli utenti che elogiano Hitler o contengono un linguaggio offensivo. Nel mirino di Grok è finito anche il primo ministro polacco Donald Tusk definito "traditore" e insultato in modo molto offensivo. L'Ue ha aperto un'indagine su X ai sensi del Dsa e in via preliminare, ha contestato al social di Musk la violazione di diversi aspetti della legge, tra cui la trasparenza della pubblicità e l'accesso ai dati per i ricercatori.