Tecnologia

Studio USA critica l'inefficacia delle 'note della comunità' su X

Oltre il 90% delle note non viene pubblicato e il principale contributore è un bot, non un essere umano

11 luglio 2025
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Le 'note della comunità' di X - il sistema di verifica partecipativo degli utenti che ha sostituito il fact checking di professionisti - sarebbero inefficaci nel combattere la disinformazione. Oltre il 90% non viene mai pubblicato e il più grande fornitore di note in inglese non è un essere umano ma un bot, progettato per segnalare le truffe di criptovalute: ha prodotto più di 43.000 note tra il 2021 e marzo di quest'anno.

Lo afferma uno studio statunitense condotto dalla ong Digital Democracy Institute of the Americas (Ddia) destinato a riaccendere le critiche sulla decisione di diversi social network, compreso Meta, di ritirare i programmi per la moderazione e la verifica dei contenuti.

Su X da diversi anni gli utenti possono aggiungere un commento chiamato "nota della comunità" sotto un post per integrare un contesto o segnalare un errore. Spetta poi agli altri utenti votare se il commento sia utile o meno. Se un numero sufficiente di persone vota a favore, la nota viene resa visibile a tutti.

Studiando 1,76 milioni di queste note tra gennaio 2021 e marzo 2025, la ong americana ha concluso che "la stragrande maggioranza - oltre il 90% - non raggiunge mai il pubblico". Nel 2023, è stato pubblicato il 9,5% delle note presentate in inglese, contro il 4,9% del 2025. La dinamica si inverte per le note in lingua spagnola (3,6% nel 2023, 7,1% nel 2025).

La piattaforma X ha introdotto il sistema di 'community notes' durante il mandato da Ceo di Linda Yaccarino, che proprio mercoledì ha annunciato le dimissioni. Non è stata fornita alcuna motivazione ma l'annuncio è arrivato proprio mentre Grok, il chatbot di intelligenza artificiale di Elon Musk, scatenava una bufera online per i suoi commenti antisemiti.