Tecnologia

Google rivoluziona l'osservazione terrestre con AlphaEarth

Il nuovo modello di intelligenza artificiale semplifica l'uso dei dati satellitari per ricerca e gestione ambientale

1 agosto 2025
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Rivedere qualsiasi punto del pianeta, e in qualsiasi momento: diventa possibile con AlphaEarth, il nuovo modello di intelligenza artificiale sviluppato dall'azienda Google DeepMind che permette di studiare la Terra come da un satellite virtuale.

Guidato da Christopher Brown, il progetto è descritto nello studio online su arXiv, la piattaforma che accoglie articoli in attesa della revisione da parte della comunità scientifica.

AlphaEarth fornisce una mappa del mondo "di qualsiasi luogo e in qualsiasi momento", ha detto Brown in una conferenza stampa per descrivere l'importanza di questo strumento, che mette insieme miliardi di dati raccolti tra il 2017 e il 2024 da decine di satelliti differenti e che spaziano dal visibile e all'infrarosso fino ai radar. Il tutto in un unico strumento ideato per semplificare l'uso dei dati satellitari da parte di ricercatori, aziende e istituzioni.

Un ruolo chiave è ovviamente affidato all'intelligenza artificiale e, in grado di elaborare mappe con una risoluzione di 10 metri per 10 metri ma, rilevano gli autori, del progetto, consumando molta meno energia e occupando 16 volte meno spazio di archiviazione.

"Normalmente impieghiamo decine o centinaia di giorni" a elaborare i dati satellitari prima ancora di poter iniziare a realizzare prodotti, per esempio mappe che descrivono i cambiamenti nelle zone umide soggette a maree nel tempo, rileva Nicholas Murray, dell'Università James Cook in Australia, sul sito della rivista Nature. La speranza, aggiunge, è che con il nuovo modello di Google tutto diventi più rapido ed efficiente.

Da decenni i satelliti osservano il nostro pianeta fornendo immagini ad altissima risoluzione e di tipo molto diverso e adesso da questi dati è possibile estrarre informazioni utili in molti ambiti, come il supporto nel caso di terremoti o alluvioni, analisi sui movimenti del suolo delle grandi città, come le mappe dei rischi per lo sprofondamento del manto stradale o della stabilità dei ponti, fino a quelli per l'agricoltura, sia per guidare i contadini in un uso più efficiente di fertilizzanti e acqua.

Proprio la sovrabbondanza di dati è uno dei problemi che finora ne ha reso difficile l'uso pratico. Per risolvere il problema, Google DeepMind ha utilizzato l'intelligenza artificiale per aggregare i dati di tanti satelliti. Il sistema AlphaEarth è stato testato per circa un anno da alcune decine di gruppi di ricerca, come quelli di MapBiomas, il progetto brasiliano nato dalla collaborazione fra università, aziende tecnologiche e organizzazioni non governative che l'obiettivo di monitorare i cambiamenti ambientali in Brasile. Per il fondatore di MapBiomas Tasso Azevedo, AlphaEarth "offre nuove opzioni per creare mappe più accurate, precise e veloci da produrre: qualcosa che non saremmo mai stati in grado di fare prima".