Siti web, applicazioni e servizi online resi inaccessibili per diverse ore, a causa di un problema tecnico di Cloudflare. L'azienda americana, che funge da ponte tra chi fornisce i contenuti digitali e gli utenti che li richiedono dai loro dispositivi, ha dovuto fare i conti con un malfunzionamento globale della sua piattaforma, che ha messo fuori uso portali di notizie, social network, come X, e il principale chatbot di intelligenza artificiale, ChatGpt. Tutti questi, compresi migliaia di altri siti e applicativi, usano Cloudflare per rendere sicuri i propri canali e proteggersi dagli attacchi dei criminali informatici.
Stando al recente Cloudflare Global Network, l'azienda gestisce tra il 10 % e il 20% di tutte le richieste che viaggiano su internet, il che equivale, secondo i numeri interni, ad oltre 2,5 miliardi di persone. Da poco prima delle 13 (ora svizzera) del 18 novembre, la navigazione sui portali che si basano su Cloudflare ha cominciato a mostrare un messaggio di errore, con l'impossibilità di raggiungere gli indirizzi web richiesti.
"Quale colonna portante di gran parte di internet - osserva Alberto Marini, ingegnere informatico e solution architect - se Cloudflare ha una criticità a farne le conseguenze sono milioni di persone, con una risposta che può richiedere diverso tempo. Il motivo è che quando gli specialisti sono all'opera per risolvere un problema, può capitare che singoli servizi tornino operativi solo per un momento, diventando poi indisponibili per lo stesso concetto di interconnessione della rete. Questo rende ancora più complessa la risoluzione". Come riportato dal Guardian, proprio il 18 novembre Cloudflare aveva programmato alcune operazioni di manutenzione ai server localizzati a Tahiti, Los Angeles, Atlanta e Santiago del Cile, ma non è ancora chiaro se il down generalizzato sia dipeso da una o più delle procedure di controllo.
Secondo Marini, "è anche il paradosso di una rete interconnessa che da un lato ottimizza le prestazioni ma dall'altro, in caso di disservizi, innesca una reazione a catena dalle dimensioni davvero importanti. Questo non solo per le aziende che si affidano direttamente a Cloudflare ma anche per quelle che delegano solo una parte dei loro servizi alla piattaforma dell'azienda americana. Il danno non è solo di immagine ma soprattutto economico". Oltre a X e OpenAI, il sito Downdetector, che mostra le segnalazioni degli utenti sui vari blackout, ha riportato difficoltà di accesso anche a Spotify e a diversi videogame online, che si basano su internet per scambiare dati in tempo reale, come nel caso dei titoli multiplayer.
L'interruzione di Cloudflare avviene a meno di un mese da un problema di Amazon Web Services, che ha bloccato Alexa, Snapchat e altri servizi, seguito da difficoltà di Microsoft Azure, che ha lasciato per ore offline la piattaforma online di Xbox. A luglio del 2024, un aggiornamento difettoso inviato da un'azienda di sicurezza informatica chiamata CrowdStrike aveva paralizzato 8,5 milioni di dispositivi Windows in tutto il mondo, causando danni economici superiori ai 10 miliardi di dollari.