La Nazionale svizzera ‘disegnata’ da Roy Bay

Lo scorso fine settimana i migliori giocatori elvetici sono stati convocati al Palamondo di Cadempino per il campo di allenamento della Nazionale attivi. Roy Bay, ex portiere del Sayaluca e per il secondo anno consecutivo al timone della selezione rossocrociata, ha potuto esaminare tanti nuovi giocatori, tra cui anche diversi ticinesi. Dopo aver cambiato mezza squadra già l’anno scorso, il processo di ringiovanimento continua a gonfie vele.

«È stato un campo molto positivo in cui ho potuto vedere all’opera nuovi giocatori ticinesi di grande talento – racconta il sezionatore della Nazionale –. Giocatori come Dennis Gianini, che è da poco nell’inline hockey, ma che è già un gran bel difensore; Patrick Ghidossi, convocato all’ultimo, ma che ha fatto molto bene; Axel Leone, che corteggiavo da un bel po’; Ronny Hurni, che quest’anno è dei nostri, e Noham de Marta, sicuramente il futuro dell’inline hockey ticinese». Con così tanti giovani, non manca un po’ di esperienza? «È vero, ma già l’anno scorso abbiamo visto che i giovani sono capaci di farsi carico delle proprie responsabilità, perché non possono appoggiarsi sui giocatori più rodati». Gli Europei si svolgeranno a Krefeld, in Germania, dal 26 al 28 settembre prossimi, e come al solito l’avversario da battere è proprio la Germania, che nel 2024 aveva sconfitto la Svizzera nella finalissima con un gol a soli 2" dall’ultima sirena. Inutile dire che sono dunque i dettagli a fare la differenza, ma non solo... «Difensivamente i tedeschi hanno delle lacune, bisogna dunque giocare molto aggressivi con un pressing alto per impedire loro di uscire dalla difesa e installarsi in zona neutra, dove fanno la maggior parte dei danni». A completare il trio alla transenna elvetica ci sono gli assistenti allenatori Cédric Boss e Stefan Siegrist, responsabile dello scouting della svizzera romanda, rispettivamente della svizzera centrale. «Sono stato fortunato: il rapporto con gli allenatori e con tutto lo staff è ottimo. Siamo affiatati sia in campo, sia fuori; sono tutte persone umanamente molto belle».

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