L’argoviese, col suo bronzo nel concorso generale, riporta sul podio mondiale la Svizzera dopo il 1950

Era dal 1950 che uno svizzero non saliva sul podio mondiale nel concorso generale di ginnastica artistica: a spezzare il sortilegio ci ha pensato mercoledì a Giacarta, in Indonesia, Noe Seifert, capace di conquistare la medaglia di bronzo (82,831 i punti totalizzati dall'elvetico).
L'argoviese si è dunque preso una bellissima rivincita dopo l'enorme delusione subita lo scorso maggio a Lipsia in occasione degli Europei. Quella volta, dopo aver terminato al comando le qualificazioni, aveva dovuto poi accontentarsi di un frustrante sesto rango finale.
Ventisette anni fra una settimana, secondo nelle qualificazioni, Seifert si è dunque confermato nella finale, in cui si è mostrato solido e regolare nei sei esercizi previsti, specie al volteggio (1° con 14,000 punti) e al suolo (2° con 13,866). Da segnalare che nella gara iridata – vinta dal giapponese Daiki Hashimoto (85,131 punti), campione olimpico nel 2021 – l'argento è andato al cinese Boheng Zhang (84,333). Buon decimo posto per l'altro rossocrociato Florian Langenegger (79,599 punti).
Se fra gli uomini un podio iridato nel concorso generale mancava come detto da 75 anni – quando a Basilea nel 1950 addirittura si conquistò oro e argento con Walter Lehmann e Marcel Adette –, in campo femminile l'ultima elvetica a conquistare una medaglia mondiale (al volteggio) era stata Giulia Steingruber, anche lei terza classificatasi, nel 2017.