laR+ BASKET

‘Con la grinta potremo far bene anche con uno straniero in meno’

I Tigers sono pronti a ripartire. Cedraschi: ‘Il fatto che Sassella e Donnelly siano rimasti è un bel segnale per noi. Proviamo ad arrivare ai playoff’

Oliver Sassella
(Ti-Press)
19 settembre 2025
|

A Lugano c’è gran fermento pensando al futuro, e il presidente dei Tigers Alessandro Cedraschi non può non guardare avanti. «Il palazzetto sta arrivando, e grazie alla Raiffeisen che ne ha dato il nome avremo anche uno sponsor di spessore come quello delle AIL, Plan B e Città di Lugano. Ringrazio anche tutti gli altri sponsor ma, spiace doverlo dire, non bastano per poter garantire una squadra di primo livello. Anche in questa stagione, infatti, partiremo con due soli stranieri, dando spazio a tutti i nostri giovani, molti dei quali già in campo la scorsa stagione. Ne seguiamo il processo di crescita con l’augurio che possano restare a Lugano a lungo».

Come Sassella e Donnelly, i due giovani top che non sono partiti. «È stato un bel segnale per noi, significa che il lavoro fatto è stato positivo – continua Cedraschi –. Purtroppo vediamo che i migliori svizzeri vanno all’estero, i migliori ticinesi vanno oltre Gottardo e noi siamo sempre daccapo. Se ci fossero più mezzi sarebbe possibile tenerci i migliori, invece dobbiamo sempre contare i centesimi. Anche a livello di stranieri cerchiamo di essere oculati nella speranza di trovarne dei buoni a prezzi contenuti e di ottimo carattere: guardiamo quindi di raggiungere i playoff come obiettivo stagionale”.

Ieri, in sede di presentazione della squadra, Carlos Lopez ha evidenziato come la U23 in Lega nazionale B forma i giovani, e avere uno dei migliori settori giovanili svizzeri ci garantisce il futuro, mentre il vicesindaco Roberto Badaracco ha portato il suo omaggio parlando di proiezione futura molto positiva legata al Palazzetto che vedrà la luce fra 15 mesi, sottolineando un roseo futuro per il basket.

Il coach Valter Montini, dal canto suo, ha presentato i suoi giocatori, in particolare i due nuovi stranieri. «Abbiamo la necessità di avere un lungo e un’ala grande perché siamo senza lunghi svizzeri di ruolo. Per il momento non è facile esprimersi, comunque tutti si stanno inserendo gradatamente. Il rientro di Bracelli è importante: come l’arrivo di giocatori che si stanno inserendo come Broggi, Tanackovic e Togni e i giovani dalla U23».

Il fatto che Donnelly e Sassella siano rimasti è positivo. «Certamente, anche perché il loro percorso di crescita può continuare. Da loro, come dagli altri, mi aspetto quel salto di maturità e una crescita tecnica e agonistica, mettendo a frutto ogni momento in allenamento e in partita».

Che Lugano sarà? «Vorrei una squadra che si esprima come collettivo, che sappia lavorare duro in difesa e sia veloce in transizione, senza lasciare che l’avversaria si organizzi troppo: noi fisicamente pagheremo qualcosa contro diverse avversarie per cui dovremo mettere qualcosa in più per vincere».

Per Oliver Sassella, invece, quella appena conclusa è stata un’estate da sogno, con la Nazionale ai mondiali Under 19 a Losanna. «È stata un’esperienza molto forte che ha richiesto un grande impegno e premiata da una prestazione di squadra molto bella».

In campionato cosa ti porti dalla scorsa stagione? «Sicuramente una maggiore esperienza, grazie alla crescita che ho avuto la possibilità di fare con i molti minuti di campo che ho avuto e che ho portato anche in Nazionale».

Come è questo nuovo Lugano? «Da quanto ho vissuto in queste settimane posso dire che c’è un bell’ambiente, molta sintonia con tutti e voglia di lottare. I nuovi arrivati si sono integrati bene, siamo un bel gruppo di giovani pronti a lottare. Gli stranieri? Stanno cominciando a capire il nostro mondo e a poco a poco saranno integrati».

Che campionato pensi che sarà? «Più o meno come lo scorso: noi siamo cresciuti bene, Montini ci fa lavorare e crescere, tocca a noi dar tutto. Penso che con grinta e determinazione potremo fare buone cose sul campo anche con uno straniero in meno». MEC