Tigers battuti dal Ginevra, nonostante un avvio davvero bello ed efficace. La Sam, invece, va alla deriva a Losanna. ‘Ma siamo qui per crescere’
Debutto proibitivo per le due ticinesi del basket: i Lugano Tigers sono stati sconfitti dal Ginevra all’Elvetico per 88-105, mentre la Sam Massagno è tornata da Losanna con un pesante 95-62. Diciamo subito che si sapeva delle difficoltà delle nostre al cospetto delle due romande, ma bisogna comunque dire che il Lugano ha meravigliato il proprio pubblico con un primo quarto da sogno (34-27), con 80% da 2 e 50% da 3. Un gioco d’assieme molto bello ed efficace che è continuato nel secondo quarto sino al 4’: 12-0 in entrata, per il +17 (44-27) con 21 punti di King e 10 di Moses, e ginevrini al time out. Peccato che King sia incorso nel terzo fallo e, da quel momento, tutto si è ribaltato: un parziale di 7-25 nei restanti 6 minuti ha dato al Ginevra il primo vantaggio allo scadere, sul 51 a 53, ma in ogni caso un Lugano così non si era mai visto. Poi, con i due stranieri a turno in panca, i bianconeri non potevano certamente reggere l’urto degli ospiti, orchestrati da un Solcà in grande evidenza, già autore del primo recupero nel primo quarto, quando i Tigers erano scappati sul 15-5 dopo 4’. Poi la fisicità di James e compagni, ma non solo, ha fatto l’inesorabile differenza come era facile pronosticare, tanto che dopo 5 minuti del terzo quarto i ginevrini erano avanti di venti punti, 77-57. Tuttavia i bianconeri non hanno mai cessato di giocarsela, finendo il quarto sul 66-88. Poi nell’ultimo quarto si è allentata un po’ la pressione e i molti cambi han portato la gara su ritmi più soft, senza per questo che i ticinesi demordessero dal fare il possibile, con un recupero sino a -14, prima di un finale senza sussulti, 88-105.
Un King in gran spolvero (40 punti) e un Moses efficace nel contrastare le batterie dei lunghi ginevrini han trovato supporto in Sassella (18 punti) e Broggi (10), con Donnelly e Bracelli che hanno fatto la loro parte, permettendo ai bianconeri di fare una gara che ha fatto felice le tre centurie di tifosi. «Sono felice per quanto fatto da tutti – è il commento di Montini, coach delle Tigri – e sono convinto che questa prestazione può essere un bel segnale per il futuro: non possiamo che crescere».
Quando a un Sam Massagno orfana di Marko Mladjan, nulla ha potuto sul parquet di un Pully-Losanna determinato sin dai primi minuti: 28-11 nel primo quarto e game over sul 54-27 a metà gara, con un 40% al tiro contro il 60% che è eloquente, e con un 1/9 per Hayes e 16 punti per Farmer, e in più sedici pesanti palle perse. Tuttavia, coach Attallah rimane sereno: «Il Losanna è un’ottima squadra, ben costruita. Noi dobbiamo restare concentrati sull’obiettivo a lungo termine, siamo qui per crescere, ed è una sfida stimolante e impegnativa condivisa con la società».