CALCIO

‘Una parola è una parola, la Fifa mi doveva quei soldi’

Michel Platini ha preso la parola nel primo giorno del processo d'Appello dopo l'assoluzione in primo grado del 2022

3 marzo 2025
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«Una parola è una parola: la Fifa mi doveva quei soldi», ha insistito Michel Platini nel primo giorno del processo d'Appello in Svizzera per il caso del pagamento sospetto che nel 2015 ha distrutto la sua carriera. Assolto in primo grado nel 2022, il 69enne francese è nuovamente processato insieme all'ex capo della Fifa Sepp Blatter per “frode”, “gestione sleale”, “violazione della fiducia” e “falsificazione di documenti” dalla Corte d'appello straordinaria del Tribunale penale federale di Muttenz.

«Ancora non capisco perché la Procura se la prenda con me», ha dichiarato il tre volte vincitore del Pallone d'Oro all'inizio dell'udienza, ribadendo di aver aiutato Blatter a conquistare la presidenza della Fifa nel 1998, prima di diventare suo consigliere fino al 2002.

“Sorpreso” nel vedere Sepp Blatter chiedergli le sue pretese salariali, «non conoscendo questo mondo, il mondo della Fifa, ho detto a caso un milione – ha affermato Platini, che ora è disoccupato e vive a Cassis, vicino a Marsiglia –. Mi ha chiesto un milione di cosa, allora ho voluto scherzare un po' e ho detto un milione di quello che voleva: rubli, pesetas, lire. E il signor Blatter disse un milione di franchi svizzeri».

A metà del 1999, quando Platini era già consulente di Blatter «senza alcun contratto o compenso», il vallesano gli avrebbe detto: “Non posso pagarti il milione, non ho soldi”, e i due uomini hanno quindi concordato un contratto scritto per 300'000 franchi svizzeri all'anno, pagati interamente al francese.

«Mi ha detto: “Ti darò il saldo più tardi, quando avremo i soldi alla Fifa”», ha proseguito Platini, che nel gennaio 2011 ha quindi presentato all'organismo calcistico una fattura di 2 milioni di franchi svizzeri, definita dalla Procura una “fattura falsa” volta a frodare l'organizzazione.

Platini avrebbe presentato questa richiesta se Blatter avesse lasciato il timone della Fifa? «Assolutamente sì – ha risposto il francese –. E se la Fifa non avesse voluto pagarmi, avrei intrapreso un'azione legale: un contratto è un contratto, una parola è una parola. La Fifa mi doveva quei soldi e avrei fatto di tutto per averli».