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Col Winterthur il Lugano ritrova il successo, ma che fatica!

Dopo un primo tempo abulico, Croci-Torti inserisce Macek e il match cambia: i bianconeri (2-1) restano a contatto dei piani alti della classifica

16 marzo 2025
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Ci voleva il Winterthur fanalino di coda – e un Koutsias ispirato (un’altra doppietta per il greco) – per consentire a un Lugano ancora in difficoltà, specie nel primo tempo, di ritrovare la posta piena dopo sei partite da dimenticare e, soprattutto, di mantenere il passo di chi comanda la classifica del massimo campionato. Addirittura, grazie alle sconfitte di Servette e Basilea, di guadagnare qualcosa rispetto alla vetta della graduatoria.

Ha destato stupore vedere la coraggiosa scelta di Croci-Torti, che ha messo mette in campo ben 9 degli 11 titolari visti alla Stockhorn Arena malgrado le fatiche accumulate nell’infinito match europeo. I bianconeri faticano a rendersi realmente pericolosi benché di fronte ci sia un avversario che pensa solo a difendersi. Davanti a una simile barricata, i bianconeri trovano soltanto una decina di corner, peraltro non sempre battuti bene. Il ritmo imposto dai bianconeri – che hanno sempre il pallino in mano – è piuttosto lento, e Saipi viene eccessivamente chiamato in causa con passaggi all’indietro, ciò che permette agli avversari di tornare a piazzarsi in maniera ottimale sulla propria roccaforte. Sull’altro, praticamente il nulla: il solo tiro dei Leoni – peraltro inguardabile – arriva al 23’, ma malgrado la pochezza degli ospiti, i sottocenerini vanno al riposo senza riuscire a sbloccare il risultato.

Coach Croci-Torti, anticipando i tempi rispetto al solito, mette mano alle sostituzioni già al 46’, togliendo Belhadj – inconcludente – per fare spazio a Macek: scelta provvidenziale, dato che è proprio il neoentrato a servire a l bacio a Koutsias – davvero abile – la palla dell’1-0. Il ventenne ex Chicago si conferma attaccante di razza. E infatti, dopo una manciata di minuti, è ancora lui a gonfiare la rete del Winterthur, facendosi trovare puntuale all’appoggio da distanza ravvicinata che vale il raddoppio. Ed è sempre il greco che, da due passi spreca di testa una ghiotta occasione: qui avrebbe dovuto fare da sponda verso Steffen, tutto solo in mezzo all’area.

I fantasmi sono scacciati: il Lugano ai rivali non concede quasi più nulla, lasciando che lo scarto di valori fra le due formazioni emerga com’è giusto che sia. Negli ultimi minuti, pur tornando a farsi pericolosi in contropiede in più di un’occasione (ad esempio con Steffen), i bianconeri – nelle cui gambe iniziano a farsi sentire gli sforzi e le delusioni dell’infrasettimanale di Conference – concedono qualche metro, senza però che gli ospiti riescano ad approfittarne. Prima del triplice fischio, applausi a scena aperta per l’inesauribile Zanotti, generosissimo anche stavolta, e per l’esordio del giovane Sbai (classe 2003), che già aveva ha bene nelle file del Paradiso. All’86‘ però il Winterhur va in gol con Lüthi e mette paura a tutto lo stadio: per fortuna è un fuoco di paglia, e il Lugano può tirare il classico sospiro di sollievo.

‘Non era facile, dopo la delusione di giovedì’

«Non credo sia stato davvero un disastro il primo tempo», ha risposto coach Croci-Torti a fine gara, «anche perché abbiamo tirato in porta parecchie volte. Certo non siamo stati troppo brillanti. Non era facile restare concentrati dopo l’esito della gara di giovedì, che abbiamo vinto ma che non ci ha dato la qualificazione ai quarti di finale di Conference. Oggi è stato importante anche non aver concesso troppe occasioni agli avversari, come invece ci era capitato spesso di recente. Non sono però contento di aver subito un altro gol su corner, oltretutto ancora una volta a tre minuti dalla fine del match. Il campionato è ancora molto equilibrato, i risultati di questo weekend lo confermano. Per me, solo l’YB è superiore alle altre squadre, perché possiede davvero 2 formazioni. E infatti, una volta eliminati dalla Champions, i gialloneri hanno recuperato parecchio in classifica. Macek? Si sta allenando bene. Ultimamente l’ho fatto giocare spesso perché credevo che potesse darmi una mano, e lui lo ha fatto. Koutsias? È un grande talento, e infatti è titolare dell’U21 greca. Chicago, del resto, lo ha pagato parecchio. Forse nelle sue prime uscite non è stato lui a deludere, ma i giocatori che gli stavano attorno. Przybylko? Troppo criticato dopo la gara di giovedì, dove in realtà ha svolto benissimo il compito che gli avevo chiesto, cioè difendere, specie sulle palle ferme. Infine, voglio dedicare questo successo a Roberto Morinini, scomparso proprio 13 anni fa: è stato per me un punto di riferimento».

Lugano - Winterthur: 2-1 (0-0)

Reti: 50’ Koutsias 1-0. 56‘ Koutsias 2-0. 85’ Lüthi 2-1.

Lugano: Saipi; Zanotti (81‘ Brault-Guillard), Papadopoulos, Hajdari, Martim Marques (65’ Valenzuela); Grgic, Mahmoud (46‘ Macek), Bislimi (64’ Doumbia); Steffen, Koutsias, Daniel Dos Santos (84‘ Sbai).

Winterthur: Kapino; Sidler, Arnold, Lüthi, Diaby; Stillhart (63’ Jankewitz), Zuffi, Schneider (46‘ Durrer); Burkart (62’ Bajrami), Gomis (46‘ Di Giusto), Frei (63’ Buess).

Arbitro: Horisberger

Note: 3'344 spettatori. Ammoniti: : 66‘ Jankewitz. 72’ Sidler.