laR+ Calcio

Un, due... e tre: l'Acb risponde finalmente sul campo

Ferito nell’orgoglio in terra romanda, il Bellinzona mostra una pronta reazione allontanandosi dai bassifondi. Il clima (esterno) rimane però instabile

(Ti-Press/Piccoli)
12 aprile 2025
|

Il ‘botta e risposta’ fra la frangia più calda della tifoseria e Bentancur non aiuta sicuramente a distendere il clima, fattosi viepiù inquinato, ma la replica più sostanziosa è giunta dal campo. Sì, perché la batosta rimediata in terra ginevrina rischiava d’inficiare il morale (già non altissimo) di una squadra che da inizio stagione fatica tremendamente a regalare soddisfazioni. E, invece, il Bellinzona è stato capace di voltare subito pagina e mostrare quella garra e quella determinazione necessari a mettere in difficoltà qualsiasi formazione della serie cadetta. Una reazione in cui pochi speravano. Mihajlovic e compagni hanno però letteralmente annichilito il Vaduz, rispondendo a modo alle contestazioni dei Boys. Boys che hanno esternato il proprio malcontento tramite il silenzio, almeno fino alla pausa. Nel weekend è inoltre comparsa una scritta emblematica – colorando di nero i seggiolini della tribuna principale – nei confronti del patron. Un atto da condannare, vero, le parole in risposta di Bentancur sono tuttavia benzina sul fuoco. Il disaffezionamento alla causa è infatti lampante, tant’è che il Comunale rimane spopolato.

Nulla che abbia comunque inficiato sull’undici messo in campo da Sannino, che ha mostrato fin da subito di voler intascare tutto il bottino. Il Bellinzona ha fatto ben circolare palla cercando la profondità, ma la superiore mole di gioco non ha offerto grandi occasioni. Dal canto suo la squadra del Principato ha creato poco, o nulla, palesando qualche lacuna in fase difensiva. Il portiere ospite ha inoltre mostrato di amare uscire dalla propria zona di competenza, l’area di rigore, dispensando palloni di testa o piede anche in modo azzardato. Un modus operandi non sfruttato dai sopracenerini. E, così, a cinque minuti dalla pausa Mihajlovic – di gran lunga il migliore sul terreno del Comunale – ha sferrato una spallata (e non solo) all’incontro: si è sobbarcato i compagni, mangiandosi la retroguardia e spedendo nell’angolino. Un’azione da riammirare, e pure liberatoria, sicché questo è il suo primo gol in stagione. Nella ripresa l’Acb ha continuato a pigiare il piede sull’acceleratore, mettendo in ambasce il Vaduz. Trascorsi appena dieci minuti, L’ghoul, finalmente tornato a splendere, ha imbeccato alla perfezione Nivokazi, che, in allungo e da bomber di razza, ha firmato il raddoppio. L’Acb non si è comunque adagiato e, nemmeno cinque giri di orologio più tardi, ha calato il tris grazie alla splendida incornata di Sutter. Una rete che ha messo in ghiacciaia il risultato. Sì, perché, nonostante la girandola di cambi, i principini sono riusciti a trafiggere Enzler (nell’occasione mal intesosi con Sauter) solo una volta. Un calo di concentrazione più che ammissibile, che non ha però compromesso la possibilità di tornare finalmente a riassaporare quel successo che mancava da fine gennaio, ossia dieci turni, e di scavalcare in classifica lo Stade Nyonnais. I punti dal fanalino di coda ora sono inoltre sei, di che tirare un bel sospiro di sollievo e tornare a respirare a pieni... polmoni.

Un successo benvenuto come la pioggia in un periodo di siccità. «La batosta di sette giorni fa, conseguenza di una serie di episodi, ci ha ucciso – ha commentato Rilind Nivokazi –. Da quando è arrivato il nuovo mister, cerchiamo di seguire tutte le sue idee. E, oggi, si è iniziato a vedere». Già nel pareggio maturato al cospetto dell’Aarau, invero, l’Acb aveva mostrato qualche timido miglioramento. «A volte funziona, altre meno. Ogni settimana lavoriamo a fondo così da conquistarci questa salvezza, che, secondo me, ci meritiamo». La condotta è stata finalmente onorevole nei confronti della storia del club, forse Sannino è riuscito a toccare le corde opportune? «È un cane rabbioso, dobbiamo essere bravi a ‘rubare’ ogni suo insegnamento e imboccare tutti la medesima strada». A pochi secondi dalla triplice fischio di Odiet rientrato nei ‘camerini’ per mettersi la giacca e celebrare di tutto punto questa prestazione, il tecnico italiano non ha rimproverato nessuno in seguito alla sconfitta rimediata in terra romanda. «Dopo sette gol presi, c’era poco da commentare; solo rimboccarsi le maniche». Il Bellinzona ha prodotto molto, forse l’unico neo è di non aver insaccato di più la sfera in rete. «È stata una partita dispendiosa, abbiamo corso parecchio. Siamo riusciti a fare il 3-0, che in teoria doveva chiudere i conti. La palla è rotonda, ma possiamo essere felici di aver messo in cascina questi tre punti». L’ex bianconero può essere ancor più contento a livello personale. Già in rete nella penultima di campionato, proprio sul terreno amico del Comunale, il 25enne infatti è salito a quota dieci sigilli. «Quando segno, e vinciamo, sono l’uomo più felice del mondo. Ne potevo realizzare un altro, ma purtroppo non sono riuscito a confezionare la doppietta». Ancora in attesa della miglior versione di Chacón, Nivokazi può approfittare dei cross di L’ghoul e Souza. «La speranza è di continuare a rimpinguare il mio bottino, far sì che queste loro palle mi trovino pronto». Ora i punti dall’ultima in classifica, lo Sciaffusa, sono addirittura sei. Una liberazione, «se facciamo il nostro, siamo i più forti. Non tutto ha girato dalla nostra, raramente mi è capitata una stagione così difficile: l’organico ha maggiore qualità, ma non riesce a esprimerlo in campo. O solo in partite importanti, quando ci davano per sconfitti, e siamo riusciti a venire fuori. È un problema che dobbiamo risolvere. Quando rincorri è sempre più complicato».

Bellinzona - Vaduz (1-0) 3-1
Reti: 40’ Mihajlovic 1-0, 54’ Nivokazi 2-0, 59’ Sutter 3-0, 75’ Eduardo 3-1.
Bellinzona: Enzler; Krasniqi (79’ Gorga), Sutter, Sauter, Mihajlovic; Lusuena (79’ Lymann), Sabbatini, Nkama (79’ Matondo), L’ghoul (84’ Da Silva); Nivokazi, Souza (59’ Chacón).
Vaduz: Schaffran; Beell, Cavegn (60’ Javi Navarro), Deme (45’ Eduardo), Berisha; Keckeisen, Kräuchi (60’ Wieser), Gasser (45’ Emini), Hasler; Traber, Dantas Fernandes (60’ Eberhard).
Arbitro: Odiet.
Note: 652 spettatori. Ammoniti: 20’ Nkama, 50 Kräuchi, 63’ Wieser, 70’ Krasniqi, 83’ Mihajlovic, 90+4’ Chacón). Bellinzona senza Tokam (squalificato), Chukwuemeka, Diarra e Sörensen (infortunati); Vaduz privo di Simani (squalificato), De Donno, Mertens, Onyegbule e Weber (infortunati).