Calcio

Contro Messico e Usa, successi che fanno ben sperare

Avversari un po’ dimessi quelli affrontati dai rossocrociati, ma comunque un buon test in vista dell'inizio delle qualificazioni mondiali

11 giugno 2025
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La Nazionale ha chiuso con un rotondo successo contro gli Usa (4-0) la mini-tournée nordamericana. Due successi e 8 reti segnate – e finalmente il portiere Kobel per la prima volta imbattuto – fanno ben sperare in vista delle qualificazioni mondiali, che cominceranno il 5 settembre in casa contro il Kosovo. “Sono molto felice”, ha detto il selezionatore Murat Yakin. “Lo stage è stato una buona idea. Abbiamo infatti potuto effettuare al meglio gli ultimi test”.

Contro il Messico (4-2), in realtà, qualche problema a livello difensivo lo si era ancora percepito, proprio come nella recente fallimentare Nations League. A Nashville nell’impegno sostenuto nella notte fra martedì e mercoledì, invece, tutto è andato bene, e si è rivista la solida retroguardia dell’Euro dello scorso anno. «Abbiamo corretto alcune cose che contro i messicani non avevano funzionato», ha ammesso il Ct. Nella difesa a 4 Elvedi ha infatti preso il posto di Amenda. Secondo Yakin, entrambi hanno giocato bene, e dunque è difficile ipotizzare chi sarà poi titolare a Basilea nella prima gara delle eliminatorie. Lodi del tecnico anche per Isaac Schmidt, provato largo sulla destra: il terzino del Leeds avrà come maggiori rivali nel ruolo Widmer e Blondel.

‘Nessuno è uscito perdente’

«Nessuno è stato bocciato», ha spiegato l’allenatore, rammaricato soltanto per non aver potuto testare Zakaria - infortunatosi - come difensore centrale. L’esperimento potrà essere effettuato nelle partite ufficiali? Si vedrà.

Pare ad ogni modo che Yakin abbia optato definitivamente per un modulo 4-1-4-1, con Xhaka (davanti alla difesa), Ndoye (largo a sinistra) ed Embolo (centravanti) come unici già sicuri di essere titolari. L’ottima prestazione di Jashari contro gli Usa – in interdizione come in costruzione (2 assist) – rendono il centrocampo rossocrociato un reparto assai affidabile. A Nashville ha risposto presente pure Aebischer – titolare e autore di un gol – mentre un buon lavoro lo avevano svolto pure Freuler e Sierro contro il Messico. Questi quattro uomini si disputeranno due posti nell’11 titolare.

Manzambi la vera rivelazione

L’autentica rivelazione della trasferta nordamericana è stato però Johan Manzambi (19 anni), che con gli Usa per la prima volta ha giocato titolare in Nazionale. Il ginevrino, perfettamente a proprio agio, ha dispensato classe, gol e assist: con la punta del Freiburg, va ammesso, Murat Yakin ci ha davvero visto giusto.