A Pasadena, nel Mondiale per club, i parigini campioni d'Europa rifilano quattro reti (a zero) ai madrileni
A riconciliarci col gioco del calcio dopo la penosa esibizione andata in scena nel tardo pomeriggio di domenica a Cincinnati, terminata con un allucinante 10-0 (dieci a zero!) a favore dei campioni di Germania del Bayern Monaco sui dilettanti neozelandesi dell'Auckland City, ci ha pensato il secondo match della serata, vinto 4-0 dal Paris Saint-Germain – che ha del tutto smaltito la legittima sbornia seguita alla conquista della Champions – sull’Atletico Madrid. Partita vera al di là del risultato, combattuta fino alla fine da due squadre degne dell’evento e guidate da due allenatori – Luis Enrique e Pablo Simeone – che bene incarnano due antipodiche scuole di pensiero tattico.
Vantaggio parigino firmato con un bel diagonale destro da Fabian Ruiz al 18’ dopo una caparbia azione corale, e raddoppio dei campioni d’Europa appena prima dell’intervallo: dopo il classico gol sbagliato (Griezmann), sul rovesciamento di fronte i madrileni accusano l’altrettanto proverbiale gol subito, siglato da Vitinha. Rete iberica di Julian Alvarez annullata dal Var al 57’, con pubblica spiegazione dell’arbitro al microfono. Il 3-0 lo sigla invece il teenager Mayulu sui titoli di coda, e ancor più tardivo giunge il poker, opera di Lee su rigore al 97'.