Yildiz trascina i bianconeri al secondo successo al Mondiale per club negli Stati Uniti, mentre il Real respira e mette sotto i messicani del Pachuca
Un Kenan Yildiz in formato extralusso trascina la Juventus al Mondiale per club. Dopo il 5-0 agli emiratini dell’Al-Ain, i bianconeri rifilano un secco 4-1 ai marocchini del Wydad, e per gli ottavi manca ormai soltanto la matematica. A Philadelphia il numero 10 turco è l’uomo della provvidenza, diventando anche il capocannoniere del torneo: prima propizia il vantaggio torinese già al sesto, poi firma due gol d’autore che permettono alla compagine piemontese di proseguire l’avventura americana a punteggio pieno con un piede e mezzo già al turno successivo. Un’altra buona prestazione quella della Juve, impreziosita anche dal rigore allo scadere di Vlahovic, sotto una leggera pioggerella.
Scesi in campo con la stessa formazione dell’esordio, gli uomini di Tudor partono subito forte, e dopo poco più di un quarto d’ora sono già in vantaggio di due reti, grazie all’autorete di Boutouil al 6’, che devia in rete una conclusione di Yildiz dopo una bella combinazione con Thuram, e al gol del tedesco naturalizzato turco al 16’, con un potente destro dal limite dell’area che si insacca sotto l’incrocio dei pali dopo bella percussione dalla sinistra di Cambiaso.
Tutto facile, fin troppo. Infatti al 25’ gli avversari riaprono il match con il sudafricano Lorch, che sorprende la difesa avversaria e sul filo del fuorigioco batte Di Gregorio in uscita, dopo il bel passaggio filtrante di Amrabat. Nonostante il gol in contropiede, i marocchini non riescono a tornare in partita. Infatti la Juventus non cambia atteggiamento e continua a macinare gioco: quantità, ma anche grande qualità, soprattutto sulla fascia sinistra, dove il Casablanca è costretto alle maniere forti per fermare le giocate dell’ispiratissimo Yildiz. E nella ripresa la musica non cambia: al 12’ il palo nega la gioia del gol a Cambiaso, ma l’appuntamento con il 3-1 è soltanto rimandato di una manciata di minuti, nuovamente per merito di Yildiz, con una giocata che fa impazzire lo stadio: Muani, in ombra rispetto al resto della squadra, vede l’inserimento del compagno, che dopo una sterzata al centro punisce Benabid con un rasoterra imprendibile. Ci sarà ancora spazio per un quarto gol, in pieno recupero, grazie a un sacrosanto rigore trasformato da Vlahovic per un fallo di Ferreira.
Nell‘altra sfida della serata, a Charlotte, in Carolina del Sud, il Real Madrid rialza la testa dopo il sorprendente pareggio concesso all’Al Hilal. Nonostante siano in dieci sin dal settimo per un rosso esibito ad Asencio, gli spagnoli mettono sotto i messicani del Pachuca segnando due reti ancor prima della pausa, con Bellingham al 35’ e Güler al 43’, realizzandone poi una terza nella ripresa (con Valverde, al 70’). Di Montiel (del 3-1, all’80’) il punto della bandiera per i nordamericani.