Già sicura di essere fra le 23 convocate, lunedì ha raggiunto la Nazionale pure Schertenleib. La nomina di Wandeler è invece stata una sorpresa
Fra giocatrici di grandissima esperienza, ad esempio capitan Lia Wälti e Ana-Maria Crnogorcevic, e giovani promesse del nostro movimento, nella rosa che disputerà la rassegna continentale spiccano in primis due nomi: Sydney Schertenleib e Leila Wandeler. Una sicura di avere in mano il ticket europeo, l’altra classica sorpresa. E, ciò, nonostante la zurighese abbia raggiunto da poco le compagne di squadra poiché in ferie. Ferie più che meritate dopo aver conquistato il triplete – ossia campionato, Copa de la Reina e Supercoppa – con il Barcellona dei record, sfiorando addirittura il successo nella finale di Champions League. Il nostro gioiellino non ha comunque riposato più di quel tanto, sicché «ammalata. Sono rimasta quasi tutto il tempo a letto». Ora è comunque tornata in piena salute, tant’è che ha pure completato tutte le sessioni di allenamento del ritiro di Abtwil. «Sono qui solo da lunedì, ma ho un’ottima sensazione. L’intensità sul campo è adeguata. Non vedo l’ora di affrontare le prossime sfide». La nomina di Schertenleib non è come accennato mai stata in discussione, confermando la sua posizione in seno alla rosa. Una presenza ormai fissa in fase offensiva. Poco importa l’età e, soprattutto, le sole dieci apparizioni su palcoscenico internazionale. Non è infatti da tutte militare nel Barcellona, anzi.
La diciottenne ha esordito in rossocrociato nel febbraio 2024 e, cinque mesi più tardi, ha scelto di lasciare il Grasshopper così da sposare la causa blaugrana. Schierata inizialmente nella squadra B, Schertenleib ha subito impressionato riuscendo ben presto a conoscere giocatrici di caratura mondiale quali Aitana Bonmati e Alexia Putellas, entrambe duplici Palloni d’Oro. Non ha impiegato molto a scendere in campo a fianco di queste stelle, mostrando tutte le sue capacità. «Ho però dovuto abituarmi a questa maggiore intensità, non solo durante i match, ma pure in allenamento. Le nostre sessioni, spesso, sono più esigenti rispetto alle partite». Quindici presenze nella Liga F, cinque nella Copa de la Reina e tre in Champions League condite da tre gol e quattro assist. Il sigillo più celebre risale alla sfida dei quarti di finale del massimo torneo continentale: entrata da tre minuti, l’attaccante ha ubriacato la retroguardia del Wolfsburg piazzando la sfera nel sette. Numeri a dir poco impressionanti.
Numeri che Leila Wandeler può (attualmente) solo immaginare. La diciannovenne non è infatti ancora stata capace di affermarsi nell’Olympique Lione, fra le migliori compagini europee, da quando si è trasferita dall’YB nell’estate del 2023. La natia di Friborgo ha collezionato tre presenze nella prima squadra, complici tuttavia numerosi acciacchi fisici. Nel mese di aprile, nella sua unica partita di alto livello in questa stagione, ha comunque segnato un gol. Il primo da professionista. «È stato un anno molto complicato. Non ho giocato per sette mesi a causa di un infortunio all’anca e al piede». Tant’è che lo scorso luglio ha dovuto rinunciare alla sua prima convocazione in rossocrociato. Wandeler apprezza che Sundhage non l’abbia mai abbandonata e l’abbia sempre tenuta d’occhio, anche nei momenti più difficili. «Non speravo comunque in una chiamata». La sua nomina è d’altronde una grande sorpresa. Da un lato ha beneficiato del forfait di Ramona Bachmann, suo punto di riferimento, dall’altro ha superato la concorrenza di giocatrici ben più note come Seraina Piubel, che ha già collezionato 25 presenze in rossocrociato.
Wandeler è invece ancora in attesa di fare il suo debutto. Durante la preparazione ha comunque impressionato la selezionatrice. “Leila merita di far parte di questa squadra. Con il suo atteggiamento spensierato potrebbe diventare molto preziosa”, aveva dichiarato proprio Sundhage nell’annunciare la rosa definitiva. Pure la sua compagna di reparto Schertenleib ha solo parole di elogio. «È tecnicamente molto brava e veloce, sa cosa fare con la palla». Schertenleib e Wandeler sono accomunate dalla giovane, anzi giovanissima, età come pure dall’ambizione. Le soddisfazioni non sono comunque già mancate indossando la maglia della Nazionale: unitamente a Noemi Ivelj e Iman Beney, hanno conquistato l'accesso alle semifinali del Campionato europeo U17 nel 2023. Un traguardo che sperano di raggiungere pure con la selezione maggiore.
Nel frattempo le due si concentrano però sull’ultimo test che la Nazionale disputerà prima d’impattare la rassegna continentale. Domani sera in quel di Winterthur la compagine di Sundhage affronterà infatti la Cechia, sperando finalmente di conoscere il successo e innescare un po’ di euforia. Le rossocrociate sono in attesa di una vittoria da ben otto partite. E il difficile cammino nell'ambito della Nations League, culminato nella retrocessione nella Lega B, non può di certo rincuorare. Non solo risultati deludenti, ma pure le prestazioni hanno spesso lasciato a desiderare. «L'esito della sfida contro le ceche sarà importante, dobbiamo quindi cercare di segnare di più». Sundhage non ha invece rivelato le sue intenzioni riguardo all’estremo difensore. Peng o Herzog? «Lo vedrete domani». Dallo scorso novembre i pali della porta rossocrociata erano stati affidati nelle mani di Herzog, incappata però in una serie di errori piuttosto grossolani. Peng, da poco trasferitasi al Chelsea, ha così ereditato il suo posto nelle ultime due partite. «Non importa chi sarà in porta, abbiamo piena fiducia in loro», ha dal canto suo commentato Nadine Riesen. La 25enne dell’Eintracht Francoforte si appresta a disputare la sua 30esima partita internazionale: «Vogliamo offrire qualcosa di speciale agli spettatori, più di 7mila, e dare il massimo in campo». Anche Luana Bühler e Lia Wälti, recentemente infortunate, saranno a Winterthur.