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Nati, quattro reti rassicuranti

Convincono le rossocrociate nell’ultimo test prima dell’inizio dell’Europeo casalingo

Vincitrice 4-1 sulla Repubblica Ceca giovedì in amichevole a Winterthur, la Nazionale svizzera femminile potrà abbordare con una certa confidenza l'Europeo casalingo. Resta però ancora un'ombra da dissipare: quella del facile entusiasmo – sempre una brutta insidia – che potrebbe appunto scaturire dal successo colto sulle ceche. Da notare che le rossocrociate, incapaci di segnare quattro reti sommando le loro ultime otto gare, ne hanno realizzate quattro in una sola serata.

«Abbiamo capito che c'era la possibilità di andare spesso a segno, e ciò è molto importante», ha spiegato dopo il match la selezionatrice elvetica Pia Sundhage, visibilmente rilassata e felice per la prestazione. «Non solo il risultato è buono, ma positiva è soprattutto la maniera in cui è stato ottenuto. Ne sono molto soddisfatta e contenta».

Relativizzare la vittoria

La 65enne svedese, ad ogni modo, non dimentica che, anche dopo una felice prestazione, serve una certa prudenza: «Se guardiamo il ranking Fifa», avverte infatti, «notiamo che la Repubblica Ceca non è certo al livello di Norvegia, Islanda e Finlandia, cioè le nostre tre avversarie nella prima fase dell'Euro».

Due delle tre formazioni nordiche sono pure scese in campo giovedì, ma contro squadre nettamente più forti della Cechia: la Norvegia ha perso 2-0 in Svezia, mentre la Finlandia si è arresa 2-1 all'Olanda. Pia Sundhage, comunque, preferisce concentrarsi sulla propria squadra piuttosto che guardare in casa d'altri.

Nelle ultime settimane, la selezionatrice aveva dovuto affrontare diverse critiche, relative soprattutto alla sua impostazione di gioco e all'inefficacia offensiva mostrata dalla sua squadra. Ma, dopo la gara disputata giovedì a Winterthur, anche sotto questi aspetti non le si può muovere alcun rimprovero.

Le protagoniste sul campo

Tornata titolare dopo oltre un anno, Riola Xhemaili ha segnato un gol e ha dispensato un assist di classe, addirittura di tacco. Sandrine Nauron, che sostituiva la capitana Lia Wälti nel centrocampo a tre elementi, ha convinto soprattutto nel gioco senza palla. «Sandrine ha mostrato in allenamento di avere fatto dei progressi. Il modo in cui ha giocato giovedì è qualcosa che dà parecchio spessore alla squadra», ha sottolineato l'allenatrice.

Peng sarà titolare?

Fra le molte note liete della serata di giovedì, c‘è la prestazione del portiere Livia Peng, che non ha quasi commesso alcun errore, tranne in un'occasione – senza conseguenze – a metà del primo tempo, quando non ha saputo neutralizzare un innocuo traversone. Incolpevole sulla rete ceca, la 23enne grigionese – dai segnali pervenuti – dovrebbe dunque approcciare l'Europeo da titolare. «Livia si è ben comportata in allenamento, e dunque la sosteniamo al 100%», ha spiegato Sundhage, per la verità un po’ enigmaticamente. «Nel calcio, però, niente va dato per scontato», ha aggiunto. Pare comunque che fra i pali, in occasione dell'esordio contro la Norvegia, mercoledì, ci sarà appunto la Peng.

Lia Wälti lotta contro il tempo

Purtroppo, giovedì non ha potuto avverarsi una profezia lanciata dalla selezionatrice. Sundhage, infatti, ancora mercoledì aveva detto che Lia Wälti avrebbe giocato contro la Repubblica Ceca almeno 45 minuti, malgrado una condizione fisica non ancora ottimale. La capitana, però, alla fine non compariva nemmeno sul foglio-partita. «In accordo con tecnici e medici, Lia ha deciso di rinunciare, per non correre rischi», ha detto l'allenatrice.

Ancora non si sa, dunque, se la giocatrice dell'Arsenal sarà in campo a Basilea nel match inaugurale. Sarà una corsa contro il tempo: «Lia è insostituibile», taglia corto Sundhage, «ma resta ancora qualche giorno, e il 2 luglio sarà pronta».