Presentato il nuovo attaccante del Lugano Kevin Behrens proveniente dalla Germania, dove lo scorso anno fu protagonista di uno spiacevole episodio
Trenta minuti di corsa, poi il primo pranzo coi nuovi compagni e la conferenza stampa di presentazione: questa la prima mattinata sportiva trascorsa a Lugano dal nuovo attaccante bianconero, il 34enne giocatore tedesco Kevin Behrens.
Un passato in Bundesliga con il Fc Union Berlin (allenato dallo svizzero Urs Fischer), poi altre due stagioni – sempre nel massimo campionato tedesco – con la maglia del Wolfsburg. L’anno scorso poco spazio, dopo lo spiacevole episodio in cui è stato coinvolto, quando fu molto criticato per essersi rifiutato di autografare una maglia che recava il simbolo arcobaleno contro le discriminazioni sessuali.
Sebastian Pelzer, Chief sports officer bianconero, all’inizio dell’incontro coi media ha subito voluto mettere l’accento sulla totale fiducia che è stata riposta sul nuovo giocatore. «Da qualche anno era già nel mirino della squadra di Chicago, è dunque un giocatore che stavamo seguendo da tempo, ma che purtroppo non siamo riusciti a portare in America. Siamo contenti di averlo infine convinto della bontà del nostro progetto. Si tratta di un giocatore molto fisico, anche se negli ultimi mesi ha giocato poco. Potrebbe comunque essere utilissimo al Lugano».
«Non conosco molto del calcio svizzero», sono le prime parole di Behrens. «Non sono riuscito a parlare con Urs Fischer del mio trasferimento, perché tutto è andato molto velocemente. Conosco solo alcune squadre svizzero-tedesche, per via delle Coppe europee. La grossa differenza è il modus del campionato, con i due gruppi separati nella fase conclusiva del torneo. La mia decisione di venire a Lugano è arrivata anche grazie a precedenti contatti con Pelzer. Il fatto che la mia famiglia mi possa accompagnare, oltre alla nostra partecipazione alle Coppe continentali, sono altri motivi per cui mi sono convinto ad accettare questa soluzione. Ho un contratto di due anni, così potrò anche avere l’onore di giocare nel nuovo stadio».
Un anno, quello appena trascorso, non facile per Kevin Behrens. «Giusto, un anno difficile – spiega l’attaccante tedesco. È difficile dare una spiegazione, bisognerebbe chiederla allo staff tecnico della mia precedente squadra. Mi sono allenato sempre molto bene, quotidianamente, senza mai avere alcun infortunio. Purtroppo non sono riuscito a convincere il mister, ma ero al top della condizione fisica. Chiaro, ora mi manca la pratica, allenamento e partita sono infatti due cose diverse, e a me manca la competizione. Quest’estate mi sono allenato molto. Il primo allenamento mi è piaciuto, devo solo capire chi parla tedesco, francese, inglese e italiano (ride, ndr)».
Durante la conferenza stampa si è naturalmente anche parlato dell’episodio che ha fatto molto parlare di lui. Behrens si era rifiutato di firmare una maglia arcobaleno, usando nell’occasione anche un’espressione negativa. «Non è stato un bel periodo», sottolinea il giocatore che nel Lugano indosserà la maglia 91. «Se n’è parlato molto. So di aver sbagliato, non era assolutamente mia intenzione insultare o ferire qualcuno. Mi sono scusato, e sono stato punito. Ripeto, mi dispiace, non ho tenuto un comportamento corretto. Ma adesso voglio esclusivamente concentrarmi sul calcio, e avere successo con il Lugano».
Che tipo di giocatore vedremo in campo? «Sono un attaccante puro. Ho sempre giocato in una squadra che giocava con due punte, ma non mi farebbe niente, eventualmente, giocare in un modo diverso. Gioco molto per la squadra, lavoro tanto. Cerco se posso la via sempre più diretta verso la rete. Sono voluto venire a Lugano per rimettermi in gioco. Farò il possibile, e pure l’impossibile, per ricambiare la fiducia che mi è stata data». Per finire, due parole su due giocatori conosciuti alle nostre latitudini come Amoura e Bonucci. «Due bravissimi giocatori: l’italiano non ha avuto vita facile a Berlino, ma era un professionista molto serio. Amoura? Una velocità incredibile e, per essere alla prima stagione a Wolfsburg, ha davvero impressionato. Aveva la fiducia dell’allenatore, e ha disputato una stagione superlativa».
Sarà il Cluj il rivale dei bianconeri nel 2° turno di Europa League: i rumeni hanno eliminato i magiari del Paksi (0-0 all’andata e 3-0 al ritorno). Andata a Thun giovedì prossimo.