Capolavoro dello sloveno, che a 12 km dal traguardo stacca in salita Vingegaard e all'arrivo infligge al danese un distacco di oltre due minuti
All'indomani di una caduta che aveva messo i brividi a tifosi e addetti ai lavori, entusiasmante impresa solitaria di Tadej Pogacar nella dodicesima tappa del Tour de France, 181 km scarsi da Auch a Hautacam (oltre 4mila metri di dislivello), sulle montagne pirenaiche. Il campione del mondo è infatti andato a trionfare sull'intera concorrenza con un numero d'alta scuola e di potenza impressionante.
Dopo aver attaccato a 12 km dal traguardo – lasciando sul posto il suo grande rivale Jonas Vingegaard, incapace di rispondere –, il dominatore del ciclismo moderno, sempre senza mai alzarsi sui pedali, è poi andato a prendere 1 km più tardi il francese Armirail, protagonista della fuga di giornata. Lasciato indietro anche lui, Pogacar si è dunque involato verso un successo che resterà nella memoria di tutti gli appassionati.
Dopo 4 ore e 21 minuti in sella, ammontava a 2 minuti e 11 secondi il vantaggio sotto lo striscione d'arrivo del campione del mondo sul secondo classificato, ossia proprio Jonas Vingegaard. Con questa affermazione, il Cannibale sloveno – oltre a prendersi una bella rivincita sul danese, che proprio a Hautacam lo aveva nettamente battuto nel 2022 –, torna a vestire la maglia gialla di leader della generale e va a ipotecare il successo finale alla Grande Boucle 2025, benché al termine del Tour manchino ancora molte tappe.
In classifica, Pogacar – che veste i colori della Uae diretta dal ticinese Mauro Gianetti – ora comanda con un vantaggio sul danese superiore ai tre minuti. Venerdì in cartellone c'è la cronoscalata da Loudenvielle a Peyragudes (10,9 km) che promette altro spettacolo e l'ennesima sfida fra Pogacar e Vingegaard.