I bianconeri – di nuovo propositivi ma con le polveri bagnate – trovano al Tourbillon la terza sconfitta consecutiva (4-0)
Un Lugano reduce dalla bruciante sconfitta in Romania – e col lutto al braccio per la morte di Flavio Lodigiani, storico magazziniere del club – si presenta al Tourbillon meno stanco di quanto ci si potesse aspettare, e infatti domina nel possesso palla. Ma, purtroppo, è una supremazia sterile, tanto che la truppa di Mattia Croci-Torti finirà per perdere la sua terza gara consecutiva, dopo quella in casa contro il Thun e quella rimediata sul campo del Cluj. Il 4-0 sotto cui il Sion sotterra i bianconeri è forse eccessivo, ma è un dato di fatto che i sottocenerini – oltre a non saper finalizzare – hanno pure concesso troppo agli avversari.
Già l'inizio è da incubo per il Lugano, che dopo nemmeno 6 minuti di gioco si ritrova in svantaggio: ad aprire le danze è Lukembila, che in contropiede si beve Brault-Guillard (schierato al posto di Zanotti, infortunatosi al ginocchio durante il riscaldamento) e infila Saipi in diagonale. Per esultare, i tifosi vallesani devono però attendere l'avallo del Var, che infine reputa valido un controllo del pallone fra spalla e braccio della punta del Sion.
La reazione bianconera consta soltanto di una rete annullata a Koutsias al 18’, per evidente posizione di fuorigioco del centravanti, e di un colpo di testa dello stesso giocatore greco neutralizzato dal portiere vallesano Racioppi qualche minuto più tardi. Sull'altro fronte, da segnalare un'ottima chiusura di El Wafi sull'ex bellinzonese Nivokazi lanciato verso la porta di Saipi e un diagonale innocuo di Chouaref. Da dimenticare, poco dopo, una conclusione di Brault-Guillard da ottima posizione: il terzino canadese colpisce la palla come peggio non potrebbe, e la spedisce inopinatamente sul fondo. E lo stesso si potrebbe dire di Steffen un minuto più tardi, con l'aggravante che l'elvetico possiede piedi assai educati ed errori simili proprio non dovrebbe commetterli. La seconda rete vallesana giunge al 42’, quando Chouaref triangola bene con Hefti e poi col destro fulmina sul primo palo Saipi, che – come sempre più spesso gli succede – non pare del tutto esente da colpe.
In apertura di ripresa – cominciata con Mai al posto di Brault-Guillard infortunatosi in chiusura di primo tempo – sono ancora i padroni di casa a farsi pericolosi con Nivokazi, la cui conclusione ravvicinata è neutralizzata da un Saipi stavolta reattivo. Dall'altra parte del campo, invece, Belhadj per sbagliare non ha bisogno dell'intervento del portiere rivale: da comodissima posizione spedisce invece incredibilmente alto sopra la traversa, a immagine di un Lugano che, pur creando diverse occasioni, si conferma del tutto inefficace quando si tratta di spedire la palla in porta.
Al 60’, come di consueto, coach Croci-Torti mette mano alle sostituzioni – inserendo ben tre uomini freschi (Bottani, Behrens e Pihlström) –, ma senza che la mossa si riveli risolutiva, perché pochi secondo dopo è il Sion a trovare la terza rete con Kololli, a cui Mai scelleratamente concede tempo e spazio per girarsi in piena area e per piazzare il pallone nell'angolino a sinistra di Saipi, pure stavolta sorpreso sul primo palo. I bianconeri provano a reagire col giovanissimo svedese Pihlström (classe 2006), che manda sul palo la prima sfera che tocca, ma evidentemente – di nuovo – non è giornata. Prima del triplice fischio, con le squadre comprensibilmente un po’ allungate e i bianconeri anche un po’ stanchi, ci saranno altre occasioni su entrambi i fronti, ma ad andare a segno saranno soltanto i padroni di casa, con Nivokazi che firma il poker.
La stagione bianconera è iniziata malissimo e, se è presto per parlare di crisi, è comunque già ora di correre ai ripari, perché gli impegni si rincorrono frenetici sia in patria sia sul palcoscenico continentale (giovedì a Thun c’è il Celje in Conference League e domenica a Cornaredo arriverà il Basilea campione svizzero). Sotto accusa, oltre a una difesa un po’ molle e a un portiere sempre meno affidabile, c’è soprattutto il fronte d'attacco, ormai cronicamente incapace di concretizzare le pur cospicue opportunità che riesce a imbastire.
«In momenti simili dobbiamo fare quadrato, restare compatti», ha dichiarato Gianni Alioski a fine match ai microfoni televisivi. «Noi giochiamo pure bene, ma non riusciamo a vincere, e nel calcio a contare è proprio il successo. Inltre prendiamo gol troppo facilmente, spesso già al primo o al secondo tiro subito. Questa è senz'altro un aspetto che dobbiamo analizzare. Fa male, ma dobbiamo restare positivi. Tutti dobbiamo fare di più, me compreso».
Sion - Lugano: 4-0 (2-0)
Reti: 6’ Lukembila 1-0. 42’ Chouaref 2-0. 60’ Kololli 3-0. 80’ Nivokazi 4-0.
Arbitro: Piccolo.
Sion: Racioppi; Lavanchy, Hajrizi, Kronig, Hefti; Chouaref (66‘ Bouchlarhem), Sow, Kabacalman (75’ Diack), Kololli (66‘ Berdayes); Nivokazi (81’ Boteli), Lukembila (66‘ Chipperfield).
Lugano: Saipi; Brault-Guillard (46’ Mai), Papadopoulos, El Wafi, Alioski; Grgic; Steffen (60’ Bottani), Bislimi (60’ Behrens), Mahmoud, Daniel Dos Santos (60’ Pihlström); Koutsias (73’ Duville-Parsemain).
Note: 9'200 spettatori. Ammoniti: Bislimi 32’. 52’ Nivokazi. 54‘ Hajrizi. 64’ Mahmoud. 75' Behrens.