I bianconeri, in crisi di risultati e prestazioni da molti mesi, in campo giovedì contro lo Celje (Slovenia) nell'andata del preliminare di Conference
Da molti mesi ormai, nulla gira più per il verso giusto per il Lugano. La crisi di risultati che ha caratterizzato la seconda parte della scorsa stagione bianconera, infatti, sta continuando anche in questo primo scorcio della nuova annata. L'occasione per invertire questa tendenza si presenterà a Mattia Croci-Torti e ai suoi giocatori giovedì sera sul sintetico di Thun (ore 20.30), dove i sottocenerini ospiteranno gli sloveni dello Celje nell'andata del terzo turno qualificativo della Conference League.
Il tempo comincia a stringere per i il gruppo luganese, che pare avviato verso una stagione di sofferenza. Domenica a Sion si sono visti segnali di disintegrazione (0-4) per un collettivo che già era reduce dalla sconfitta (ed eliminazione) contro i rumeni del Cluj in Europa League e dalla disfatta casalinga contro il neopromosso Thun (1-2) in occasione del primo turno di campionato: emblematica la reazione scomposta di Renato Steffen, al Tourbillon, al momento di essere sostituito. «Permettiamo agli avversari di trovare troppo facilmente il gol», si è lamentato Croci-Torti. «Non stiamo certo giocando da squadra di Super League, e se continueremo a difendere cosi male, non andremo certo molto lontani».
Una situazione davvero inattesa, se pensiamo che sei mesi fa il Lugano era in testa al campionato e poteva legittimamente sognare la conquista di un quarto titolo svizzero. Inoltre, in quei giorni i bianconeri erano ancora in lizza in Coppa Svizzera, mentre in Europa stavano per affrontare – da favoriti – l'ottavo di finale, fra l'altro proprio contro lo Celje. Poi però, come molti ricorderanno, tutto è crollato nel giro di poche settimane: estromissione della Coppa Svizzera ad opera del Bienne – compagine di Prima Lega –, addio al palcoscenico continentale dopo una gara di ritorno dai contorni surreali, ed entrata in un tunnel infinito di sconfitte in Super League che ha presto bruciato il sogno di tornare a vincere il titolo, come non succedeva più dal 1949.
L'innesto in rosa di due uomini sperimentati come Alioski e Behrens, per il momento, non ha cambiato il trend. Croci-Torti, che in certi momenti pare aver perduto il suo tocco magico, è ancora lungi dall'aver trovato una soluzione ai problemi che attanagliano la sua squadra. Del resto, è su più fronti che deve intervenire, a cominciare da quello difensivo (troppi i gol subiti) per giungere a quello offensivo (fatica ormai cronica a trovare la via della rete). Finora la società ha sempre dimostrato fiducia al 43enne tecnico momò, ma nel calcio le cose possono mutare in fretta, basti vedere il trattamento riservato dal Servette a Thomas Häberli, licenziato a inizio settimana dopo tre prestazioni negative.
Il mercato, ovvio, è ancora aperto e potrebbe portare sulle rive del Ceresio elementi capaci di colmare le lacune. Allo stesso tempo, però, lo stesso mercato potrebbe privare i bianconeri di qualche pezzo pregiato: non solo Hajdari – giocatore sul quale fino a pochi mesi fa fondava gran parte dell'affidabilità della retroguardia luganese e la cui assenza in queste prime gare stagionali pare aver messo in grave crisi anche il portiere Saipi –, ma anche Zanotti, altro tassello che potrebbe decidere di abbandonare fra poco la causa sottocenerina, specie se l'assalto alla fase a campionato di Conference League dovesse avere esito negativo.
Infine, si era detto al termine dello scorso esercizio che la società avrebbe lavorato a fondo per evitare di avere così tanti infortuni, com'era stato il caso negli ultimi due anni: ebbene, tutti assicurano di essere intervenuti in questo senso, ma purtroppo il tema dei giocatori che si fanno male con una certa frequenza pare essere rimasto di grande attualità anche dopo queste prime uscite stagionali.
Impegno casalingo (20.15) anche per il Losanna, chiamato al doppio confronto coi kazaki dell'Astana, squadra che ormai da qualche anno (sempre presente dal 2013) bazzica non soltanto i turni qualificativi, ma anche le fasi a gironi, com'è stato il caso delle ultime due stagioni, in cui ha disputato la fase principale della Conference League. L'Astana è un avversario ben più temibile del Vardar Skopje, compagine eliminata dai vodesi nel turno precedente (sconfitta 2-1 in Macedonia e successo casalingo per 5-0). I kazaki hanno estromesso i moldavi dello Zimbru Chisinau (doppia affermazione per 3-1). I romandi – sconfitti nell'ultimo turno di campionato dal Thun – dovranno fare a meno dell'attaccante maliano Gaoussou Diakité, squalificato dopo i due cartellini gialli rimediati contro lo Skopje.