Dopo il primo punto conquistato in campionato, l'Acb di capitan Mihajlovic mercoledì ad Aarau recupera la gara sospesa per impraticabilità del campo
Fra i pochissimi giocatori rimasti all’ombra dei Castelli rispetto allo scorso campionato c’è capitan Dragan Mihajlovic, punto di collegamento fra la città e un gruppo di giocatori arrivati da lontano e ritrovatisi catapultati in una realtà a loro del tutto sconosciuta.
«Non è mai facile per nessuno quando tutto viene stravolto», spiega il centrocampista-difensore ticinese. «Molti dei ragazzi non parlano nemmeno italiano, e nello spogliatoio stiamo cercando una lingua franca per intenderci meglio. Rispetto all’anno passato per me è in pratica tutto cambiato. Del resto, visti gli stravolgimenti a livello dirigenziale, sapevo che sarebbe successo. Il tempo stringeva, il campionato stava per iniziare, e il gruppo si è ritrovato a dover subito funzionare pur non avendo mai giocato insieme. La mancanza di abitudine ci ha inevitabilmente un po’ condizionato nelle prestazioni e nei risultati, ma anche nella formazione del gruppo. Per questo motivo ogni giorno passato insieme – e ogni allenamento svolto – sono per noi molto importanti. Ogni volta vedo comunque dei miglioramenti. Immagino poi che a inizio settembre, approfittando della pausa per le Nazionali, avremo modo di stare ancora più assieme, e logicamente tutto migliorerà ulteriormente, sia a livello tattico sia per quanto concerne l’amalgama».
Intanto a Losanna è arrivato il primo punto in classifica… «Era importante, anche perché venivamo da una figuraccia rimediata davanti ai nostri tifosi (1-5 con lo Xamax, ndr). Contro lo Stade abbiamo commesso errori che potevamo evitare, ma come detto abbiamo mosso la classifica, e ho notato il giusto atteggiamento per 90 minuti, cosa che mi fa ben sperare per il futuro».
E domani andate ad Aarau a recuperare interamente il match sospeso per impraticabilità del campo con gli argoviesi avanti 3-1… «La fortuna stavolta è stata a nostro favore. Torniamo là sullo 0-0 e cercando di non fare gli stessi errori dell’altra volta, quando – dopo un buon primo tempo – nella ripresa abbiamo permesso all’Aarau, una squadra già forte di suo, di segnare dei gol troppo facilmente».
Cosa ti senti di dire ai tifosi granata? «Di avere un po’ di pazienza. Siamo una squadra nuova e qualcuno – come me – è anche reduce da infortuni. Garantisco loro che lavoriamo in modo molto professionale, e che presto tutti i pezzi del puzzle andranno al proprio posto».