Granata ancora costretti alla resa sul campo dell'Aarau nel recupero della prima giornata. A decidere tutto è un (dubbio) rigore di Fazliu
Una nuova data, un arbitro e un clima diversi, ma il risultato finale è il medesimo. E definitivo. Il Bellinzona cade ad Aarau per via di un penalty generoso e rimane fermo a quota 1. E proprio il primo punto stagionale ottenuto alla Pontaise rinvigorisce gli animi dei ragazzi granata in questo recupero infrasettimanale della giornata d’avvio campionato in un Brügglifeld «baciato» dal sole dagli istanti iniziali e animato dalle abituali coreografie degli irriducibili delle due squadre. Mentre non possono contare su Dërmaku (out sino a fine anno a causa della rottura del legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro patita nella gara di sabato a Losanna), i sopracenerini affidano nuovamente le chiavi dell’attacco al duo formato da Sadiku e Vogt, supportati da un Mayorga molto attivo sulla fascia destra.
Se in fatto di occasioni nei primi sedici minuti non accade granché, nei sessanta secondi successivi il primo tentativo della partita (un colpo di testa di Sörensen, il quale stacca con forza sul cross di Gonçalves senza tuttavia inquadrare lo specchio della porta) se ne registra una ghiotta per i padroni di casa. Afriyie sfugge in area e serve a ritroso Derbaci che, a botta sicura, trova nello stesso Gonçalves un muro invalicabile e provvidenziale nell’evitare il vantaggio bianconero.
Con il passare del tempo, il pallone viene trasmesso con sempre più costanza da una fase di possesso locale a una su sponda ospite. Come conseguenza, la sfida si mantiene comprensibilmente equilibrata e senza opportunità di rilievo. Dopo un paio di giri di lancetta dalla ripresa delle ostilità, un intervento scomposto al limite dei sedici metri di Obexer su Vogt, che tenta una spettacolare rovesciata (fuori misura), non è giudicato punibile dal fischietto ginevrino e l’esterno dei ticinesi se la «cava» con una vistosa fasciatura in testa.
Viene invece valutato castigabile con il rigore un leggero contatto (che forse nemmeno c’è) tra Osigwe e Afriyie sull’azione immediatamente seguente. La vistosa mimica del portiere nel tentativo di scagionarsi non fa cambiare idea all’arbitro, che conferma la sanzione. Dal nulla, gli argoviesi passano a condurre con il loro capitano Fazliu.
Il punteggio non «incappa» in ulteriori modifiche, specialmente per l’attenzione che conserva Hübel sul bolide di Chouik e sul tocco da due passi di Jaiteh. Dalla Svizzera centrale si torna dunque a casa con zero punti (che potevano tranquillamente essere uno in più). Ora, bisogna immediatamente voltare pagina per trovare la prima vittoria del nuovo corso, nel tardo pomeriggio di sabato a Nebikon.