Pari e patta fra Lugano e Losanna, ma l’annullamento del secondo giallo a Sow farà discutere. Croci-Torti. ‘Non è più l’arbitro che decide’
Appena cinque gol in altrettante partite di campionato e soli tre punti raccolti sui quindici disponibili. Numeri che ben raccontano il difficile inizio di stagione della ciurma di Mattia Croci-Torti, alla sua duecentesima (due a interim) panchina sulle rive del Ceresio, che non è stata capace di mettersi tutto alle spalle. Il match disputato ieri sera nella cornice di Cornaredo valeva più della semplice posta in palio. Come affermato proprio dal momò in conferenza stampa, salire a quota sei punti avrebbe permesso di ammirare la delicata situazione in maniera differente. E, invece, ancora una volta i bianconeri hanno acceso la corrente solo a sprazzi conquistando un punticino dal sapore amaro. Un punticino che smuove ‘solo’ la classifica e che farà comunque discutere a causa delle più che ambigue scelte del Var.
A più di un mese da quel successo colto sul Basilea, Steffen e compagni sono tornati a militare dinanzi alla propria tifoseria. ‘Noi vi sosteniamo, ma il tempo sta per scadere’ il messaggio della curva. La squadra, però, non è parsa subito aver recepito il messaggio. Sì, perché i beniamini del pubblico hanno faticato a entrare in partita nonostante fossero reduci da una trasferta in terra sangallese rincuorante in termini di gioco (non, beninteso, di risultato). Hanno tuttavia difeso in modo accorto, affacciandosi minacciosamente dalle parti di Letica grazie in particolare a Dos Santos. L’ex Thun ha subìto il salto di categoria, ma ieri sera è parso finalmente aver trovato le misure. E, infatti, ha più volte messo in ambasce la retroguardia vodese, che non è mai stata capace di coprire lo spazio a ridosso dell’area di rigore. Trascorsi circa quindici minuti, il capitano ha dunque pennellato in direzione dello stesso Dos Santos, che si è dimostrato altruista offrendo un invito a nozze a Behrens. Il tedesco non si è fatto pregare, mostrando più cinismo rispetto all’ultima di campionato e sbloccando il suo contatore in bianconero.
Tornati a comandare un match, i sottocenerini hanno però commesso l’errore di abbassare il baricentro non riuscendo più a trovare la profondità e inserire quella marcia in più che aveva fin lì messo in seria difficoltà il Losanna. Hanno lasciato alla squadra ospite l’iniziativa, sembrando quasi accontentarsi del pareggio. È dunque bastato un episodio a compromettere la situazione: una serie di errori, soprattutto di un El Wafi (e ci risiamo) troppo leggero, ha permesso a Lekoueiry di riequilibrare la contesa. Dopo il secondo cartellino giallo rifilato a Sow, e in seguito annullato in modo rocambolesco causa fuorigioco, i bianconeri sono parsi ritrovare la sete di vittoria. E, ciò, grazie in primis alla girandola di cambi effettuata da Croci-Torti che ha messo ancor di più alle corde i vodesi. Da segnalare nel finale dunque la succulenta occasione capitata sui piedi di Cassano, esordiente, e l’uscita in barella di Steffen. Il rossocrociato, espulso a causa dell’entrata ‘a martello’ su Letica, lamentava dolori alle costole; le sue condizioni saranno da valutare nelle prossime ore.
La società bianconera, però, non è soddisfatta delle scelte del Var. «Non sono più i direttori di gara a decidere – ha commentato il Crus –. L’arbitro ha valutato correttamente la situazione, ma qualcuno da un’altra parte ha deciso che non doveva essere così e che il fallo era da rosso. E, ciò, ha permesso di rivedere l’azione cancellando l’ammonizione causa fuorigioco. Non è una scelta di chi era in campo, che fatichiamo ad accettare. Ci sono delle sfaccettature che non funzionano, dunque abbiamo presentato ricorso». I bianconeri non hanno comunque mostrato la miglior versione. «È stata una partita dai due volti: all’inizio un Lugano solido e compatto, che non ha preso un tiro in porta e che viveva di certezze. Abbiamo chiuso qualsiasi spazio, ma il pareggio ha cambiato i connotati dell’incontro. Ci ha tolto parecchia fiducia, la squadra per dieci minuti non è stata più la stessa. Abbiamo quattro punti, giochiamo sempre con il fuoco e non possiamo avere la stima che abbiamo invece avuto in altre circostanze. Il cambio di modulo ci ha permesso di essere più aggressivi. C’è stato carattere, dobbiamo portarci a casa questo punto».
L’errore di El Wafi è stato fatale, soprattutto perché il marocchino non è in seguito più stato in grado di reagire. «Si può sbagliare, purtroppo ci ha rovinato un pochettino la nostra serata, ma dobbiamo sostenere i nostri ragazzi». Il suo dirimpettaio, Peter Zeidler, si è detto felice del punto conquistato. «Non si può affermare che abbiamo disputato un brutto match. Abbiamo cercato di vincere, accusando un momento buio in cui abbiamo perso le distanze. Per questo ho fatto i cambi, per dare uno scossone. Spiace per i ragazzi che non riescono a tramutare in punti l’impegno che dimostrano in settimana. Questo risultato, però, infonderà forza e positività in vista del Grasshopper». Il momò ha inoltre rimarcato che lavorerà insieme a Von Ballmoos cosicché possa trovare differenti linea di passaggio in fase d’impostazione.
Lugano - Losanna (1-0) 1-1
Reti: 13’ Behrens 1-0, 51’ Lekoueiry 1-1.
Lugano: Von Ballmoos; Marques, Papadopoulos, Mai, El Wafi (57’ Brault-Guillard); Dos Santos (57’ Belhadj), Grgic, Bislimi (81’ Cassano, 90+7’ Doumbia); Cimignani (57’ Bottani), Steffen, Behrens.
Losanna: Letica; Poaty (81’ Fofana), Okoh, Sow, Soppy; Custodio, Roche (14’ Mouanga), Sigua; Lekoueiry (81’ Ajdini), Kana Biyik (60’ Butler-Oyedeji), Bair.
Arbitro: Schnyder.
Note: 2’898 spettatori. Ammoniti: 22’ Sow, 55’ Soppy, 78’ Okoh, 86’ Marques. Espulsi: 90+1’ Steffen. Lugano senza Kelvin, Kendouci, Koutsias e Zanotti (infortunati); Losanna privo di Diakite e NDiaye (infortunati).