Un libro di 377 pagine e una tavola rotonda al ‘tempio’ del Carlino per lanciare degnamente le celebrazioni rossoblù. ‘Contro i comaschi erano battaglie’
Chissà mai cosa penserebbero Felice Regli e Cesare Chiesa, impiegati al telegrafo delle Ffs, se sapessero che il loro Chiasso è ancora vivo dopo 120 anni di passioni, soddisfazioni, tumultuosi percorsi, fallimenti e rinascite da far accapponare la pelle. Loro che, il 16 ottobre del 1905, qui al Carlino, vero tempio rossoblù, da dove chi vi scrive trova ispirazione, assieme agli italiani Angelo Somaglino e Romeo Sorio, impiegati delle Ferrovie dello Stato, hanno dato il ‘la’ – magari tra un bianchino e una partita a carte –, all’avventura del Football club Chiasso. Eh, già, il Chiasso è ancora qua. E grazie a Luca Ortelli, tifoso sin da quand’era nel grembo materno e a Marco D’Avanzo la storia dell’Fcc torna in libreria, ma con un taglio editoriale diverso. ‘Storia internazionale del Fc Chiasso’: s’intitola così questo nuovo interessante libro sulla società, e segue quello scritto a 4 mani per il Centenario, nel 2015 dallo stesso Ortelli e da un Ruggero Glaus che oggi è stato più volte ricordato, e avendolo conosciuto siamo convinti che sarebbe fiero sapere che al libro da lui scritto 20 anni fa, segue un capitolo nuovo. «Un capitolo che non avevamo pensato nel libro del centenario, quello riguardante la Storia internazionale con le oltre 500 partite giocate dal Chiasso prima squadra, ai portacolori rossoblù delle giovanili», sottolinea Luca Ortelli. «Il libro è nato in maniera casuale – svela Marco D’Avanzo –. Luca cercava approfondimenti sulla storia della nazionale svizzera per aggiornare il libro del Centenario, e io che detengo un grande archivio calcistico ho proposto di affrontare quella internazionale. Da lì è nata l’idea della nuova pubblicazione». «Ogni partita – aggiunge Ortelli – è stata studiata e analizzata in calce. Per ogni incontro ci sono commenti e aneddoti; oltre ai consueti tabellini e ad alcune fotografie».
Nel volume – di 377 pagine, edito da Soccerdata – trovano spazio anche i riassunti delle partite del Torneo Internazionale giovanile, rinato e giunto oggi alla trentunesima edizione. Sui campi prima del Gas e del Comacini eppoi del Comunale e oggi Riva IV, si sono disputate 533 partite, con circa 197 squadre di 179 società diverse. «Sono passate nazionali come Italia, Finlandia e Irlanda per amichevoli col Chiasso – sottolinea Luca Ortelli – Tante ufficiali, e non, contro il Como». Già perché non si può dimenticare la parentesi in cui il FC Chiasso giocò nel campionato italiano, su un campo colonizzato appositamente come quello del Marnello a Marchirolo, dal 1914 al 1923. «Lì si sono disputate battaglie... all’ultimo sangue proprio contro i comaschi – spiega ancora Ortelli –. I suoi tifosi vedevano con acredine la presenza italiana del Chiasso, e gli stessi tifosi si mescolavano agli avversari del Chiasso per dar man forte ai contendenti e urlare contro i rossoblù. Ma ormai da decenni siamo in rispettosa amicizia con Como e i suoi supporter». Come spiegavamo, nel libro sono elencate la maggior parte delle gare disputate, a eccezione di quelle del campionato italiano giocate dalla formazione rossoblù e quelle della Coppa delle Alpi.
La presentazione al pubblico del libro è stata seguita da una tavola rotonda, moderata dal giornalista Rsi Giampaolo Giannoni, pure lui affezionatissimo al Chiasso, animata dall’ex bandiera rossoblù Mario Preisig, dall’ex arbitro internazionale Francesco Bianchi e dal giornalista del Corriere del Ticino Paolo Galli, che ha iniziato svelando la sua metamorfosi come tifoso (dalle partite viste dal balcone di casa a quella sugli spalti contro il Milan nel 1990, o in qualità di ‘ball-boy’ contro la Fiorentina). Prima della ‘chicca’ di Preisig legata al ritiro precampionato in Venezuela: «Era il ’78, e l’allenatore Otto Luttrop ci aveva fatti volare fin lì. Abbiamo giocato un paio di amichevoli, tra cui con il Deportivo locale: quel ritiro sudamericano è stato il primo tassello di una grande stagione, culminata con la promozione in Divisione nazionale A». Mentre Francesco Bianchi, che ha diretto non solo partite nazionali ma anche internazionali, da chiassese ‘doc’, ha ricordato la difficoltà che incontrò nell’arbitrare le partite amichevoli al Comunale. «Da giovane arbitro, non è stato facile – svela l’ex fischietto e ispettore UEFA –. Infatti, per essere imparziale talvolta emergeva la mia eccessiva distanza, severa e bacchettona nei confronti del Chiasso, con le conseguenti ire del pubblico o della panchina rossoblù».
Il prossimo appuntamento dell’anno del centoventesimo è per sabato 18 ottobre, al Palapenz, con il Cenone e la grande festa rossoblù.