Il lucernese dello Stoccarda fa parte per la prima volta del gruppo della Nazionale maggiore
Primo appuntamento davanti alla stampa in veste di giocatore della Nazionale maggiore per il 22enne Luca Jaquez. «Questa convocazione è un sogno d'infanzia che si realizza», ha esordito il lucernese che, dallo scorso febbraio, veste la maglia dello Stoccarda. «Sono felice e fiero di poter rappresentare il Paese», ha proseguito il difensore centrale che, se non si fosse fratturato il naso, sarebbe probabilmente stato chiamato da Murat Yakin già nel mese di settembre. «Trovarmi accanto a questi compagni, dai quali posso imparare molto anche solo guardandoli, è per me una gioia. Mi sto impegnando, e continuerò a farlo, in ogni allenamento».
Non è escluso che Jaquez possa scendere in campo già nei prossimi giorni in Svezia (venerdì) – nella prima delle due gare che la Svizzera affronterà nell'ambito delle qualificazioni mondiali – oppure lunedì in Slovenia. Il selezionatore, infatti, ha subito detto di considerare Jaquez il primo dei subentranti, per quanto concerne il reparto difensivo. «Mi fa piacere sentire queste parole», ammette il giocatore in possesso anche della nazionalità della repubblica Dominicana, «anche perché io ambisco a poter giocare».
Jaquez potrà dunque diventare presto titolare della Nati? Il potenziale per farlo ce l'ha, stando a Sebastian Hoeness, suo allenatore allo Stoccarda. «Lo svizzero è già ora un'ottima riserva», ha detto il tecnico la scorsa settimana, «ed è ancora lontanissimo dall'aver raggiunto i suoi limiti di crescita». Spesso paragonato a Manuel Akanji – specie da Mario Frick, suo ex allenatore a Lucerna –, Jaquez su questo tema si mostra diplomatico: «da Akanji posso imparare moltissimo, ma di solito non mi paragono a nessuno, mi concentro soltanto sul mio gioco e sulla mia personalità».
Vsto che Akanji è ormai trentenne – ed Elvedi ventinovenne – ci si chiede se Luca possa, a medio termine, diventare il padrone della retroguardia centrale rossocrociata. Yakin in quel ruolo ha già fatto molti esperimenti, impiegando Cömert, Zesiger, Gartenmann e Hajdari. Quest'ultimo, si sa, ha infine scelto il Kosovo, mentre gli altri non hanno mai convinto a fondo il Ct. Nessuno di loro, fra l'altro, è stato convocato per questa finestra internazionale.
Murat ha scommesso infatti sulla gioventù: con Amenda – 22enne dell'Eintracht che fa già parte da tempo della rosa elvetica –, e con Jaquez e Bajrami, 23enne del Lucerna, un altro che vorrebbe si avverasse il sogno di debuttare con la casacca della Nati.