Grande prestazione della compagine di Sannino, che rifila uno scappellotto alla capolista Aarau e rilancia il proprio campionato

Corsa, intensità e fame. È stato necessario aspettare parecchio tempo, quasi tre mesi, ma finalmente il Bellinzona ha regalato una gran bella soddisfazione alla propria tifoseria. Sì, perché la compagine allenata da Sannino ha fermato la cavalcata della capolista, l'Aarau, calando addirittura il pokerissimo. Ben cinque reti, come quelle finora realizzate nel corso di tutto il campionato. Una prova convincente su larga scala, sia in difesa che in attacco, che ha permesso di ricucire lo strappo dalla penultima casella della classifica ora occupata dal Rapperswil.
Qualche cenno di miglioramento si era già intravvisto a Carouge, in cui era comunque arrivata un'altra sconfitta. Questa volta la squadra della capitale ha incastrato praticamente ogni pezzo del puzzle sferrando (forse) una spallata in modo definitivo a questo campionato fin qui avarissimo di soddisfazioni. E ben si è ammirato in occasione dell'1-0, dove Sadiku e compagni hanno affollato massicciamente l'area di rigore: Gonçalves ha quindi seguito a rimorchio, facendo partire una staffilata. Il raddoppio non è tardato grazie alla freddezza proprio del capitano dagli undici metri. Non è tuttavia finita qui, perché il Bellinzona ha calato il tris grazie a Rey e in seguito ha trovato anche il poker con Mayorga.
Nella ripresa la capolista non è mai veramente stata capace di proporre una reazione, frastornata (e, forse, sorpresa?) da questa versione arrembante dell'Acb. Il nervosismo, anche in panchina, non è mancato. Ancor di più quando il Bellinzona ha piazzato la manita grazie a Vogt che ha sancito il risultato di 5-1 (punto della bandiera di Filet) a favore dei sopracenerini. Tre punti fondamentali e che permettono di approcciare la sosta dedicata alle nazionali con maggior serenità e soprattutto fiducia nei propri mezzi. Una pausa in cui l'indomito mister Sannino, che non ha smesso un secondo d'indicare il cammino alla propria truppa, d'inculcare ulteriormente il proprio credo.